L’influenza suina colpisce gli Yanomami brasiliani.

7 gennaio 2010

Famiglia Yanomami. © Victor Englebert/Survival

Questa pagina è stata creata nel 2010 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Due uomini Yanomami hanno contratto l’influenza suina e si teme che sia stato contagiato anche un bambino di dieci anni, appartenente alla stessa comunità.

La conferma dell’infezione che ha colpito i due uomini è arrivata alla fine di dicembre, ma la notizia è appena stata diffusa.

La FUNASA, la Fondazione nazionale sanitaria del Brasile, ha trasportato in elicottero il bambino Yanomami nella città di Santa Isabel do Rio Negro e si è in attesa dei risultati dei test effettuati anche su di lui.

Gli Yanomami sono il popolo più grande dell’Amazzonia a vivere ancora in relativo isolamento. Contano circa 32.000 persone e vivono nella remota foresta tropicale che si estende lungo confine tra il Venezuela e il Brasile. A causa del loro isolamento, hanno pochissima resistenza verso le comuni malattie esterne.

Le epidemie che in passato hanno colpito gli Yanomami dimostrano quanto rapidamente possa diffondersi tra di loro una semplice influenza indebolendo un sistema immunitario già fragile e scatenando malattie potenzialmente fatali come la polmonite.

Lo scorso mese di novembre, in sole due settimane sette Yanomami provenienti dalla parte venezuelana del confine sono morti di influenza suina.

Si teme che questi nuovi casi di virus H1N1 possano indicare l’inizio di una nuova epidemia.

Nell’ottobre 2009, Survival ha pubblicato un rapporto sulla minaccia che il virus H1N1 rappresenta per i popoli indigeni di tutto il mondo.

Scarica una versione PDF del dossier di Survival Influenza suina e popoli indigeni

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