Amazzonia: gli Yanomami muoiono di influenza suina

4 novembre 2009

Gli Yanomami sono la più grande tribù amazzonica a vivere ancora in relativo isolamento. © Victor Englebert/Survival

Questa pagina è stata creata nel 2009 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Negli ultimi quindici giorni, sette Indiani Yanomami sono morti in Venezuela per il diffondersi di una sospetta epidemia di influenza H1N1. Circola voce che gli Yanomami che hanno contratto il virus siano mille.

Il governo del Venezuela ha isolato l’area e inviato equipe mediche d’emergenza ad assistere gli Yanomami. L’ufficio regionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha confermato la presenza dell’influenza suina e sono in molti a temere che l’epidemia possa diffondersi rapidamente in tutto il territorio e uccidere molti altri Indiani.

Gli Yanomami sono la più grande tribù amazzonica a vivere ancora in relativo isolamento. Contano complessivamente circa 32.000 individui e abitano lungo i confini tra il Venezuela e il Brasile. A causa del loro isolamento, gli Yanomami hanno poche difese immunitarie verso le malattie esterne, come l’influenza.

Tra gli Anni Ottanta e Novanta, quando i cercatori d’oro invasero la loro terra, un quinto degli Yanomami brasiliani morì per le malattie introdotte dai minatori, tra cui influenza e malaria. Il loro futuro fu assicurato solo a seguito di una grande campagna internazionale condotta dagli Yanomami stessi, da Survival International e dalla Commissione Pro Yanomami.

L’assistenza sanitaria è già estremamente precaria su entrambi i versanti del confine. Molte comunità yanomami non hanno accesso all’assistenza medica e il loro territorio, montuoso e ricoperte di dense foreste, rende molto difficile l’intervento sanitario urgente.

L’area yanomami, che si trova tra il Brasile settentrionale e il Venezuela meridionale, è il territorio indigeno di foresta tropicale più esteso del mondo.

Il mese scorso Survival ha pubblicato un rapporto che illustra la speciale minaccia che l’influenza suina rappresenta per i popoli indigeni di ogni continente.

“La situazione è critica” ha commentato Stephen Corry, direttore generale di Survival International. “Entrambi i governi devono agire immediatamente per fermare l’epidemia e migliorare radicalmente l’assistenza medica. Se non lo faranno, potremmo ancora una volta vedere centinaia di Yanomami morire di malattie curabili. Per questa tribù isolata, che si è appena ripresa numericamente dall’epidemia che l’aveva decimata 20 anni fa, potrebbe essere una vera catastrofe.”

Scarica una versione PDF del dossier di Survival Influenza suina e popoli indigeni

Per ulteriori informazioni:

Francesca Casella – 02 8900671 – [email protected]

Oppure Miriam Ross: Tel 0044 207 6878734

E-mail: [email protected]

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