Abrogate dal Congresso due controverse leggi sull’Amazzonia

22 giugno 2009

La polizia rompe un blocco stradale vicino a Bagua il 5 Giugno © Per gentile concessione di un giornalista indipendente di Amazon Watch © Independent journalist courtesy of Amazon Watch

Questa pagina è stata creata nel 2009 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

In seguito alle proteste che hanno causato la morte di un numero non precisato di poliziotti e indigeni, il Congresso peruviano ha votato alla fine della scorsa settimana per l’abrogazione di due controverse leggi sull’Amazzonia.

Queste leggi indebolivano i diritti dei popoli indigeni e rendevano più facile agli esterni prendere il controllo della loro terra.

L’Organizzazione degli Indiani dell’Amazzonia AIDESEP ha definito “storica” la decisione presa dal governo. “La nostra lotta e le vite dei nostri fratelli e sorelle indigeni non sono state invano” ha dichiarato la vicepresidente dell’AIDESEP, Daysi Zapata Fasabi. (Questa decisione) dimostra che la nostra lotta è giusta e che nessuno ci sta manipolando”.

Il Presidente del Perù, Alan Garcia, ha ammesso che queste leggi erano state adottate senza aver consultato gli indigeni dell’Amazzonia e che da parte del governo sono stati commessi “una serie di errori” nella gestione della protesta.

Le cifre ufficiali del governo dicono che durante le manifestazioni sono morti 24 poliziotti e 10 indigeni, ma questi dati sono stati contestati dalle fonti locali. Secondo quanto riportato, il sindaco della cittadina locale di Bagua ha dichiarato che oltre 60 indigeni sarebbero tuttora dispersi.

Il Relatore Speciale delle nazioni Unite per i Popoli Indigeni, James Anaya ha richiesto un’indagine indipendente sulle violenze.

Per leggere i racconti e vedere le immagini raccolte da testimoni oculari, clicca qui.

Condividere