Bracconiere rilasciato 9 volte: sforzi inefficaci a proteggere la tribù più isolata al mondo

3 agosto 2017

Questo membro della tribù dei Sentinelesi è stato fotografato mentre lanciava frecce contro un elicottero in ricognizione sull’area, appena dopo lo tsunami del 2004. © Indian Coastguard/Survival

Questa pagina è stata creata nel 2017 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Un uomo è stato arrestato per la nona volta per aver pescato tartarughe marine e per essere entrato illegalmente in una riserva tribale nelle isole Andamane. In queste isole indiane abitano tribù incontattate o entrate recentemente in contatto, che potrebbero essere sterminate se le autorità mancheranno ancora l’obiettivo di proteggerle.

L’uomo, identificato dalla polizia andamanese come Narayan Roy, e un suo complice, sono stati sorpresi con una borsa contenente una tartaruga marina. Secondo la stampa locale era già stato precedentemente fermato e rilasciato su cauzione per ben nove volte per “ingresso nella Riserva tribale dei Jarawa, per bracconaggio e sfruttamento della tribù”.

Nella riserva abitano i Jarawa, una tribù che solo dal 1998 è entrata in contatto con i coloni che risiedono nei pressi dell’area. Sono estremamente vulnerabili alle violenze, allo sfruttamento sessuale da parte degli estranei, a malattie importate verso cui non hanno difese immunitarie e alla perdita degli animali che cacciano per sostentamento.

Anche se fare bracconaggio nella riserva comporta obbligatoriamente il carcere e una multa, il sig. Roy è stato ripetutamente rilasciato. Gli attivisti dei diritti umani sono preoccupati perché il fatto dimostra la mancanza della volontà politica di dare ai Jarawa la protezione che serve.

Survival International, che da decenni conduce una campagna per i diritti delle tribù delle Andamane, ha scritto alle autorità locali invitandole a mettere in pratica le loro stesse politiche e a fermare il bracconaggio nelle riserve tribali.

Oltre ai Jarawa, le Isole Andamane ospitano anche i Sentinelesi, la tribù più isolata del mondo. Se le autorità permetteranno che il bracconaggio prosegua indisturbato anche in altre parti dell’arcipelago, sarà messa a rischio anche la loro stessa sopravvivenza.

Uno degli obiettivi più importanti per i bracconieri delle isole delle Andamane – che costituiscono una minaccia per le tribù come i Jarawa e i Sentinelesi – sono le tartarughe marine. © Wikimedia

La notizia dell’arresto giunge dopo rapporti allarmanti secondo cui bracconieri e pescatori di frodo si starebbero avvicinando moltissimo alle coste della vicina isola di North Sentinel, dove vivono i Sentinelesi.

Ufficialmente, l’India ha adottato una politica “hands-off, eyes-on” ("giù le mani – occhi aperti”): si prefigge cioè di proteggere i Sentinelesi dal contatto forzato e di controllarli a distanza per individuare eventuali problemi. Tuttavia, dai commenti recenti fatti dal ministero agli affari tribali a Nuova Delhi, sembra che si stia valutando se adottare o meno un approccio più attivo.

Il ministro Jural Oram ha riferito: “Oggi non è ancora chiaro quanti siano ancora vivi. Dobbiamo fare qualcosa altrimenti un giorno saranno estinti… Contattare i Sentinelesi resta ancora una sfida”.

Le tribù incontattate, come i Sentinelesi, sono le persone più vulnerabili del pianeta. Rischiano di essere sterminate dalla violenza di esterni che rubano loro terra e risorse, e da malattie come l’influenza e il morbillo verso cui non hanno resistenza.

Anche se, da quasi venti anni hanno un contatto limitato con i coloni che vivono nei pressi della loro foresta, i Jarawa restano estremamente vulnerabili. Nel 1999 e nel 2006, tra la tribù ci sono state epidemie di morbillo – una malattia che, dopo il contatto con l’esterno, ha spazzato via intere tribù in tutto il mondo.

I Jarawa hanno vissuto di pesca e raccolta nelle isole Andamane per millenni. Ma l’incontro con i coloni britannici prima, e con i coloni indiani poi, ha reso la loro vita sempre più difficile. © Survival

Se non si farà di più per proteggere i confini della riserva dei Jarawa e i mari intorno all’isola di North Sentinel, e per perseguire coloro che rubano le risorse alimentari degli indigeni, le tribù potrebbero ritrovarsi ad affrontare altre tragedie. Per mantenere i loro stili di vita autosufficienti, queste tribù si affidano interamente ai cibi che possono cacciare e raccogliere dal mare e dalla foresta.

Il direttore generale di Survival International, Stephen Corry, ha dichiarato: “Il governo indiano è responsabile di assicurare che gli Jarawa, i Sentinelesi e le altre tribù delle Andamane possano determinare autonomamente il proprio futuro, senza violenze da parte di estranei. Le autorità dovrebbero fare tesoro delle terribili esperienze di contatto forzato avvenute sotto il regime coloniale britannico, quando intere tribù furono spazzate via. La terra degli Jarawa e dei Sentinelesi deve essere protetta, altrimenti rischieranno l’annientamento.”

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