Furto di terra indigena: proteste contro il gigante spagnolo delle costruzioni

24 giugno 2015

In occasione della riunione annuale degli azionisti del Gruppo San José, i manifestanti hanno chiesto di salvare gli Ayoreo. © Victoria Herranz/Survival

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In occasione dell’assemblea annuale degli azionisti del Gruppo San José a Madrid, alcuni manifestanti hanno chiesto al gigante spagnolo delle costruzioni di salvare gli Ayoreo. La compagnia, infatti, è coinvolta nella distruzione dell’ultimo rifugio nella foresta degli Indiani incontattati.

L’azienda agricola sudamericana Carlos Casado S.A. – controllata dal Gruppo San José – è stata colta in fragrante a spianare illegalmente la terra ancestrale degli Ayoreo incontattati nel Chaco paraguaiano, e a costruirvi strade e cisterne. La compagnia avrebbe inoltre tentato di falsificare le firme degli Ayoreo per costruire una strada d’accesso attraverso il territorio della tribù.

La maggior parte dei membri della tribù è stata costretta ad uscire dalla foresta del Chaco, abbattuta al ritmo più veloce al mondo; alcuni dei loro parenti, però, rimangono nascosti in un’isola di foresta sempre più ridotta. Sono una delle società più vulnerabili del pianeta, e rischiano di essere spazzati via dalla violenza degli esterni e da malattie come influenza e morbillo verso cui non ha difese immunitarie.

“Chiedo al Grupo San José di ridarci la terra perché, se abbattono la nostra foresta, i nostri fratelli che continuano a vivervi saranno terrorizzati” ha detto Porai Picanerai, un uomo ayoreo.

Alcuni membri del gruppo di Ayoreo-Totobiegosode il giorno del primo contatto, avvenuto nel 2004. © GAT 2004

“Sono molto preoccupato per questa distruzione, perché non sappiamo esattamente dove sia la gente che vive ancora nella foresta” ha commentato un altro Ayoreo. “Per questo non vogliamo che gli estranei distruggano altre zone della foresta con i loro bulldozer.”

Da più di 20 anni, gli Ayoreo chiedono che sia riconosciuto il loro diritto a una porzione della terra ancestrale, ma gran parte di essa è di proprietà di potenti compagnie di allevatori. Come molti altri Indiani contattati di recente, gli Ayoreo contattati muoiono per malattie respiratorie contratte dagli esterni, che spesso non sono evidenziate dai controlli medici.

I manifestanti hanno consegnato volantini agli azionisti che hanno partecipato all’assemblea generale annuale del Gruppo San José, a Madrid. © Victoria Herranz/Survival

Survival International chiede agli azionisti del Gruppo San José – come Santander – di ritirarsi dalla compagnia per il suo coinvolgimento nella distruzione dell’ultimo rifugio degli Ayoreo nella foresta.

“Il contatto forzato ha portato malattie, morte e distruzione alle tribù in tutto il continente americano; gli Ayoreo sono il classico esempio di quanto possa essere pericoloso” ha commentato il Direttore generale di Survival Stephen Corry. “Oggi gli Ayoreo contattati muoiono per malattie verso cui non hanno difese immunitarie, e con la distruzione della foresta i loro parenti incontattati rischiano di dover affrontare lo stesso terribile destino. Se il Gruppo San José avesse minimamente a cuore le vite degli Indiani restituirebbe la terra ai suoi legittimi proprietari.”

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