Filippine: protesta dei Palawan contro nuove società minerarie

24 novembre 2011

I Palawan piantano riso di montagna a Culasian, nella municipalità di Rizal. © Dario Novellino

Questa pagina è stata creata nel 2011 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

I membri di una tribù filippina stanno protestando contro la decisione di un uomo d’affari – il secondo per ricchezza del paese – di partecipare a una joint venture mineraria sull’isola di Palawan.

L’accordo stipulato tra la MacroAsia Corporation di Lucio Tan e il Jinchuan Group Ltd cinese incrementa i progetti di estrazione del nichel dalla terra ancestrale dei Palawan.

La collaborazione tra la MacroAsia e il gruppo Jinchuan è nata con l’obiettivo di estrarre fino a un milione di tonnellate di nichel grezzo all’anno dalla foresta tropicale filippina di Brooke’s Point.

Nell’area abitano le comunità dei Palawan, alcune delle quali hanno limitati contatti con l’esterno. I membri della tribù che vivono nelle aree minacciate si oppongono con fermezza allo sfruttamento minerario del loro territorio, da loro utilizzato per coltivare, cacciare e raccogliere.

Nonostante ciò, la MacroAsia afferma di aver già ricevuto il consenso da parte dei proprietari terrieri e sta aspettando il passo successivo, ovvero l’autorizzazione del NCIP, l’agenzia governativa responsabile dei diritti indigeni.

In ottobre, le comunità indigene hanno firmato una risoluzione che chiede al governo delle Filippine di implementare pienamente l’Atto sui Diritti dei Popoli Indigeni. Hanno anche fatto appello al governo perché annulli le licenze accordate a compagnie come la MacroAsia, che stanno invadendo la terra ancestrale indigena senza il consenso delle tribù.

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