Esperto brasiliano lancia l’allarme per gli Indiani isolati

10 dicembre 2010

Immagine di Indiani incontattati in Brasile, durante una spedizione aerea del governo. Maggio, 2008. © G. Miranda/FUNAI/Survival, 2008

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Uno dei massimi esperti brasiliani sugli Indiani isolati ha messo in guardia sui violenti conflitti che i tagliatori di legna potrebbero innescare tra le tribù incontattate al confine tra Perù e Brasile.

José Carlos Meirelles, che ha lavorato con gli Indiani di quella regione per decenni, ha dichiarato che la tensione nell’area sta crescendo fin dal 2006, quando i disboscatori sono penetrati illegalmente nel folto della foresta sul lato peruviano del confine.

Si pensa che questa invasione abbia spinto gli Indiani isolati ad attraversare il confine verso lo stato brasiliano di Acre, entrando così nel territorio di tribù confinanti che verosimilmente opporranno resistenza a questa intrusione.

Meireilles ha aggiunto che il numero degli Indiani incontattati ad Acre sta aumentando: negli ultimi vent’anni la loro popolazione potrebbe essere raddoppiata.

Si ritiene che ad Acre oggi potrebbero esserci circa 600 Indiani isolati appartenenti a quattro gruppi diversi.

Gli Indiani isolati sono estremamente vulnerabili, poiché hanno poca o nessuna resistenza verso le comuni malattie provenienti dall’esterno, come l’influenza, la varicella e il morbillo. In passato epidemie di malattie prima sconosciute hanno decimato la loro popolazione.

La politica del FUNAI, il Dipartimento agli Affari Indiani del Governo brasiliano, è di proteggere la terra degli Indiani isolati perché possano vivere liberi dalle minacce provenienti dall’esterno.

Meireilles in passato ha già sottolineato i pericoli che il disboscamento illegale in Perù pone agli Indiani isolati dello stato di Acre, ma l’abbattimento degli alberi continua con la stessa violenza.

Leggi di più sugli avvertimenti di Meireilles (in portoghese).

Indiani incontattati del Brasile
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