In Papua Occidentale i tassi di HIV/AIDS più alti di tutta l’Indonesia.

7 gennaio 2010

Uomo Moni, Papua. © Survival

Questa pagina è stata creata nel 2010 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

La Commissione Nazionale sull’AIDS ha confermato il mese scorso che il Papua Occidentale è la regione con i più alti tassi di HIV/AIDS di tutta l’Indonesia.

Si pensa oltretutto che il numero di persone affette da HIV/AIDS a Papua sia molto più elevato di quanto risulti dalle cifre ufficiali. I casi denunciati rappresentano solo una porzione del numero di persone realmente infette, in particolare nelle zone più remote.

Il tasso estremamente alto di HIV/AIDS registrato a Papua è una conseguenza della fiorente industria del sesso, associata allo sfruttamento minerario, forestale e ittico. Timika, la città vicina alla miniera di oro e rame Grasberg, di proprietà americana, vanta il quarto posto fra tutte le città indonesiane nella trasmissione del virus.

Il governo indonesiano non è riuscito a diffondere tra i Papuasi programmi di sensibilizzazione sull’HIV/AIDS, e nemmeno test o trattamenti sanitari. I pregiudizi del governo e degli operatori sanitari verso i popoli indigeni hanno esacerbato il problema; le cure e i programmi educativi, infatti, sono stati concepiti e rivolti principalmente alla popolazione non indigena, composta soprattutto da immigrati indonesiani etnicamente e culturalmente distinti dai Papuasi.

Dopo anni di abusi e di repressione, i Papuasi sono divenuti sospettosi nei confronti dei progetti governativi, in particolar modo verso quelli legati alla contraccezione. Alcuni accusano apertamente i militari di aver introdotto deliberatamente prostitute affette dal virus nelle zone tribali. I soldati sono noti per offrire alcool e prostitute ai leader indigeni allo scopo di accedere alla loro terra e alle sue risorse.

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