Minaccia turistica per i Jarawa. Timori di contagio peste suina

10 luglio 2009

Jarawa, Isole Andamane, India. ©Salomé/Survival © Salomé/Survival

Questa pagina è stata creata nel 2009 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Secondo i ricercatori, una sentenza del tribunale indiano ha messo una delle tribù più recentemente contattate al mondo a rischio di pandemia di peste suina.

Il tribunale delle isole Andamane, in India, ha decretato l’invalidità della zona tampone creata attorno alla riserva dei Jarawa per proteggere la tribù. La decisione dà il via libera alla costruzione del complesso turistico della compagnia Barefoot India all’interno della zona cuscinetto, a ridosso della riserva.

I Jarawa, che contano circa 320 individui, hanno avuto alcuni contatti pacifici con gli esterni solo a partire dal 1988 e si presume abbiano poca immunità nei confronti delle infezioni che provengono dall’esterno. La sentenza potrebbe anche consentire ad altre compagnie di aprire villaggi turistici vicino alla riserva e nella zona sono già operative alcune piccole attività commerciali.

Survival ritiene che il resort della Barefoot metta seriamente a rischio la salute degli Jarawa dato che la sua clientela potrebbe introdurre il rischio di contagi potenzialmente fatali.

Numerosi studi hanno mostrato che persino i popoli indigeni con una lunga storia di contatti sono particolarmente vulnerabili alla peste suina. I Jarawa, a causa del loro lungo isolamento, sono ancor più a rischio e hanno già sofferto di epidemie di morbillo.

Molti dei clienti Barefoot hanno recentemente annullato voli di lunga percorrenza. Le ricerche indicano che circa il 25% dei passeggeri delle linee aeree sviluppano raffreddori o altre infezioni virali a pochi giorni di distanza dai loro voli.

In risposta alla campagna di Survival contro i progetti della Barefoot, la dirigenza della compagnia ha accusato Survival fra le altre cose di diffamazione, di razzismo e di aver pubblicato materiale “al limite della pornografia e della promozione della pedofilia”. La Barefoot nega che il complesso turistico costituisca alcun tipo di minaccia per i Jarawa.

Il Direttore di Survival International Stephen Corry ha dichiarato oggi: “Questa sentenza è disastrosa per i Jarawa. Mettendo in discussione la zona tampone istituita per proteggere la terra della tribù, la Barefoot ha spalancato le porte allo sviluppo del turismo proprio ai margini della loro riserva. La tribù ha avuto contatti amichevoli con gli esterni solo a partire da 10 anni fa. Gli effetti di un’influenza potrebbero essere devastanti, e molti dei clienti della Barefoot saranno già arrivati sul posto, da tutte le parti del mondo. Le azioni intraprese dalla Barefoot per portare avanti il resort e mettere in discussione la legittimità della zona tampone, sono incredibilmente irresponsabili”.

Sono disponibili fotografie e filmati.

Per ulteriori informazioni:

Francesca Casella – 02 8900671 – [email protected]
Oppure Miriam Ross: Tel 0044 207 6878734
E-mail: [email protected]

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