Minatori abusivi uccidono indiano Yekuana

27 gennaio 2009

Questa pagina è stata creata nel 2009 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Mercoledì scorso, nello Stato brasiliano di Roraima, alcuni cercatori d’oro illegali hanno ucciso a colpi di arma da fuoco un leader yekuana e ferito suo figlio.

Vicente Carton e suo figlio Ronildo, entrambi appartenenti alla tribù degli Yekuana, si erano rifiutati di accompagnare i minatori nella riserva degli Yanomami attraverso le rapide del fiume Uraricoera. I minatori hanno aperto il fuoco contro di loro e Vicente è morto all’istante, mentre Ronildo è riuscito a scappare tuffandosi nel fiume. Nascostosi nella foresta, alla fine è riuscito a ritornare al villaggio.

Gli Yekuana vivono a Uaicás, una grande comunità a nord del territorio yanomami, e in diverse altre comunità appena al di fuori della riserva. Sono esperti navigatori fluviali, famosi per le loro grandi canoe di legno.

Da un anno almeno, gli Yanomami stanno denunciando pubblicamente la presenza di minatori abusivi nella loro terra, ma le autorità non hanno fatto niente per rimuoverli. Il fratello di Ronildo avverte che “i minatori sono armati e pericolosi”.

Gli Yanomami e gli Yekuana si stanno solo adesso riprendendo dell’imponente corsa all’oro che negli anni Ottanta decimò la loro popolazione mediante violenze e malattie. Nel 1992, dopo anni di pressioni da parte degli Indiani stessi e dei loro sostenitori, il governo brasiliano e quello venezuelano riconobbero finalmente il territorio yanomami ponendo fine alle invasioni, almeno sulla carta.

Quest’ultimo tragico incidente è un chiaro segnale del fatto che le invasioni sono in aumento e che le attività minerarie illegali stanno riguadagnando terreno.

Le violenze contro i popoli indiani non si limitano unicamente al nord del Brasile. Valmireide Zoromará, leader dei Paresi, è stata assassinata all’inizio del mese nello Stato del Mato Grosso per mano degli imprenditori agricoli. Quando le hanno sparato, stava pescando con la sua famiglia. All’origine dell’assassinio ci sono probabilmente i conflitti legati alla terra.

Secondo le stime del CIMI, un’organizzazione brasiliana per i diritti degli indiani, nel 2008 sono stati assassinati almeno 53 Indiani in nove diversi stati brasiliani.

Quarda l'intervista filmata rilasciata dal leader degli Yanomami Davi Kopenawa sull'impatto delle attività minerarie nel loro territorio (in portoghese e inglese).

 

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