Visita dello sciamano brasiliano - 'Comprare la foresta pluviale non la salverà'

10 ottobre 2007

Questa pagina è stata creata nel 2007 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Il famoso leader amazzonico Davi Yanomami giungerà presto a Londra per richiamare l'attenzione sull'inutilità delle sempre più altisonanti ed esagerate rivendicazioni delle organizzazione coinvolte nei progetti di acquisto della foresta pluviale.

  • Conferenza stampa: martedì 16 ottobre ore 11.00, St Ethelburga's, 78 Bishopsgate, London EC2N 4AG;
  • Fotografie: martedì 16 ottobre, ore 15.00, Westminster Green (di fronte al Parlamento);
  • Visita al n° 10 di Downing Street per consegnare una lettera al Primo Ministro Gordon Brown: mercoledì 17 ottobre, ore 12.00.


Davi Kopenawa Yanomami, sciamano già vincitore del premio ONU per l'ambiente Global 500, arriverà a Londra insieme al figlio Dario anche per partecipare al lancio di un nuovo dossier di Survival dal titolo “Il progresso può uccidere”. Il dossier illustra dettagliatamente come l'allontanamento dalle loro terre conduca i popoli tribali al crollo psicofisico, e verrà presentato alla House of Commons il 16 ottobre. Davi si recherà poi in Germania per parlare con eminenti uomini politici.

Illustrando la disperata situazione sanitaria del suo popolo, Davi sosterrà anche la tesi che il solo modo per salvare la foresta pluviale è quello di salvare gli Indiani riconoscendo i loro diritti alla terra:
“Voi napëpë (bianchi) parlate di quello che chiamate “sviluppo” e ci dite di diventare come voi. Ma noi sappiamo che questo significa solo malattie e morte. Ora voi volete comprare parti della foresta pluviale o coltivare le piante necessarie alla produzione di carburanti biologici. Sono azioni inutili.”

“La foresta non può essere comprata; è tutta la nostra vita e noi l'abbiamo sempre difesa. Senza la foresta c'è solo malattia, e senza di noi è una terra morta. È venuto il momento che voi cominciate ad ascoltarci. Ridateci la nostra terra e la nostra salute prima che sia troppo tardi, per noi e anche per voi”.

La crescente preoccupazione per il riscaldamento globale ha portato a un aumento delle organizzazioni che acquistano aree di foresta pluviale con la convinzione che questo possa aiutare a compensare le emissioni di monossido di carbonio. Una delle più conosciute a livello internazionale è la Cool Earth con sede a Londra, fondata dall'imprenditore milionario Johan Eliasch e dal deputato Frank Field. La fondazione sollecita l'opinione pubblica a “proteggere un acro” di foresta con circa 100 euro e vorrebbe che si credesse che questo contribuirà a “salvare il mondo”.

Ma le ricerche effettuate da Survival rivelano che più di 162 milioni di ettari della foresta pluviale amazzonica sono già stati tutelati come territori indigeni. Questa estensione di foresta pluviale è di oltre 15.000 volte maggiore di quella interessata dal progetto della Cool Earth.

Ricerche effettuate da scienziati brasiliani e americani dimostrano che il modo più efficace per fermare il disboscamento in Amazzonia sarebbe quello di proteggere la terra degli Indiani che occupano un quinto della foresta brasiliana. Ma la terra di molte tribù rimane ancora indifesa.

Sono disponibili biografie e background sugli Yanomami.

Per ulteriori informazioni:
Francesca Casella – 02 8900671 – [email protected]
Oppure Miriam Ross:  Tel  0044 207 6878734
E-mail: [email protected] 

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