Boscimani picchiati e arrestati nonostante il verdetto della corte.

13 febbraio 2007

Questa pagina è stata creata nel 2007 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Sei Boscimani, accusati dalla polizia e dai guardaparco di aver cacciato nella Riserva del Kalahari Centrale del Botswana, sono stati arrestati e trattenuti senza cibo per sei giorni. Sono poi stati rilasciati senza alcuna imputazione.

Gli arresti arrivano solo due mesi dopo la vittoria dello storico caso giudiziario dei Boscimani.

Gli uomini sono stati privati del cibo per 4 giorni consecutivi e sono stati minacciati dalla polizia. Uno degli uomini è stato picchiato insieme a sua moglie per aver impedito a guardaparco e polizia di perquisire la sua casa senza un mandato.

Lo scorso dicembre, la Corte Suprema del Botswana ha decretato che il rifiuto del governo di accordare ai Boscimani il permesso di cacciare nella Riserva è illegale e incostituzionale. Ha inoltre stabilito che i Boscimani hanno il diritto costituzionale di rimanere nella loro terra ancestrale e che lo sfratto (operato dal governo del Botswana nel 2002), era stato illegale.

Il direttore di Survival International, Stephen Corry, ha dichiarato oggi: "È tempo che il governo del Botswana riprenda il controllo della sua polizia e dei suoi guardaparco e che impedisca loro di perseguitare i Boscimani. Siamo felici che questi uomini siano stati rilasciati senza imputazione ma se i soprusi continueranno, il Botswana macchierà di nuovo la sua reputazione".

Per ulteriori informazioni:
Francesca Casella – 02 8900671 – [email protected]
Oppure Miriam Ross: Tel 0044 207 6878734
Email: [email protected]

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