Terra per l'ultimo sopravvissuto di una tribù amazzonica sconosciuta

9 novembre 2006

Questa pagina è stata creata nel 2006 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Il FUNAi ha deciso di assegnare un po’ più di terra all'ultimo sopravvissuto di una tribù amazzonica sconosciuta. La decisione è stata presa per assicurare la sua sopravvivenza.

Si sa molto poco di questo Indiano mai contattato. Vive da solo in un angolo della foresta circondato da allevamenti di bestiame e piantagioni di soia. Si ritiene che sia l'ultimo sopravvissuto del suo popolo.

Il suo popolo è stato quasi sicuramente sterminato o ucciso da malattie importate dai coloni, dai tagliatori di legna e dagli allevatori che si sono riversati nello stato di Rondônia durante gli ultimi quarant'anni distruggendo la foresta, sfrattando i popoli tribali dalle loro terre e addirittura uccidendoli.

L'indiano è stato soprannominato "l'uomo nella buca" perché scava delle buche di diversi metri di profondità in fondo alle quali pianta pali appuntiti per catturare gli animali.

Ha anche scavato una buca nel centro della minuscola capanna in cui tiene le sue poche cose in modo da potersi nascondere da qualunque estraneo si avvicini.

In passato si è sempre opposto ai tentativi delle autorità di entrare in contatto con lui.

Dopo aver costatato che l'indigeno coltiva piccoli orti e caccia all'esterno dell'area legalmente assegnatagli per proteggerlo, il FUNAI (il dipartimento governativo agli affari indiani) ha deciso di aumentere le dimensioni del territorio degli indigeni Tanaru, in cui lui vive.

Questa misura servirà ad assicurare che "l'uomo nella buca" possa rimanere isolato, così come ha chiaramente manifestato di desiderare, ed è in linea con la politica del FUNAI di non entrare in relazione con gli Indiani isolati a meno che le loro vite non siano minacciate.

Condividere