Il processo dei Boscimani compie due anni.

4 luglio 2006

Questa pagina è stata creata nel 2006 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Oggi, 5 luglio 2006, sono trascorsi due anni da quando è cominciato il processo dei Boscimani del Kalahari contro il governo del Botswana. Nel corso del tempo, a dispetto delle dichiarazione del governo secondo cui a voler tornare nella terra ancestrale sarebbe solo una piccola minoranza, 135 Boscimani hanno richiesto di essere aggiunti all'elenco originale dei 243 che avevano sporto denuncia.

I Boscimani Gana e Gwi stanno combattendo per vedersi riconoscere il diritto di ritornare nella loro terra, nella Central Kalahari Game Reserve, e per potervi cacciare e raccogliere liberamente, senza paura di ulteriori vessazioni.

I Boscimani avevano intentato causa al governo nell'aprile del 2002, appena dopo gli sfratti massicci effettuati dalle autorità nel mese di febbraio. La loro denuncia era stata però respinta per un vizio di procedura. I Boscimani hanno fatto ricorso in appello ottenendo che venisse data udienza al loro caso. Il processo è cominciato nel luglio 2004 presso l'Alta Corte del Botswana. Da allora ci sono stati ritardi e rinvii continui. La causa è già diventata la più lunga e la più costosa della storia della giurisprudenza del Botswana nonostante sia stata intentata dagli abitanti più poveri della nazione.

L'ultima testimonianza è stata ascoltata nel mese di maggio. In agosto la corte dovrà sentire le arringhe degli avvocati delle due parti dopodiché dovrebbe essere emessa la sentenza.

Da quando i Boscimani hanno intentato causa, almeno il 10% dei 243 firmatari originari sono morti nei campi di reinsediamento governativi.

Sono disponibili fotografie e filmati.

Per ulteriori informazioni:
Francesca Casella – 02 8900671 – [email protected]
Oppure Miriam Ross – 0044 207 6878734 – [email protected]

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