POPOLI INCONTATTATI:

FRONTIERE DI RESISTENZA

Un rapporto di Survival unico

Vai all'anteprima

Covid-19: è una tribù di Arara la 'più contagiata' del Brasile

19 giugno 2020

© Leila Burger/Survival
Tatjig, Iogo e Typu Arara. Al centro Iogo Arara, la donna più anziana della tribù, Brasile

Gli Arara del territorio di Cachoeira Seca si sono rivelati essere oggi la tribù con il più alto tasso di infezione da Covid-19 di cui si abbia notizia nell’Amazzonia brasiliana.

Secondo le statistiche ufficiali, il 46% dei 121 Arara che vivono nella riserva hanno contratto il virus, ma secondo gli esperti è molto probabile che ora tutti i membri della tribù di quel territorio siano stati infettati.

La notizia è potenzialmente devastante per la tribù, che è entrata per la prima volta in contatto con gli esterni solo nel 1987 ed è quindi particolarmente vulnerabile alle malattie importate.

Non è una coincidenza, dicono gli esperti, il fatto che la riserva sia uno dei territori più invasi dell’intera Amazzonia: all’interno dei suoi confini operano illegalmente centinaia di trafficanti di legname, accaparratori di terra, allevatori e colonizzatori.

© Leila Burger/Survival
Una famiglia di Arara, territorio indigeno Cachoeira Seca, Brasile.

La riserva degli Arara si trova all’interno del bacino dello Xingu, un’area in cui il Covid-19 sta ora dilagando tra decine di comunità indigene. È noto che alcune delle riserve della zona siano abitate da tribù incontattate, i popoli più vulnerabili del pianeta.

“Siamo molto preoccupati” ha detto a Survival International un uomo arara. “All’avamposto medico [vicino al villaggio] non ci sono medicine, nè respiratori. Vorremmo un respiratore nell’avamposto, così da non dover andare in città. Il villaggio è a 3 giorni di distanza dalla città dove si trova l’ospedale. Chiediamo protezione per questi casi di coronavirus. Il numero di invasori è aumentato notevolmente, tagliano molti alberi. Il governo non li ferma. Nell’area ci sono troppi invasori.”

Gli Arara chiedono lo sfratto immediato di tutti gli invasori dal loro territorio, e una risposta sanitaria efficace per prevenire le morti. I loro alleati, tra cui Survival International, stanno facendo pressione sul governo brasiliano affinché intervenga con urgenza.

© Leila Burger/Survival
Gli Arara di Cachoeira Seca soffrono oggi il tasso più alto di infezione Covid-19 di tutta l

“Sin dall’inizio abbiamo denunciato l’avanzata del coronavirus nelle terre indigene e i rischi di contaminazione nei nostri territori” ha dichiarato recentemente in una nota la COIAB, l’organo di coordinamento delle organizzazioni indigene dell’Amazzonia brasiliana. “Ora il Covid-19 è arrivato, e si sta diffondendo rapidamente. Siamo sull’orlo del disastro. È una lotta quotidiana per la sopravvivenza, non solo per il Covid-19 ma anche perchè le leggi vengono smantellate, la demarcazione e la protezione dei nostri territori vengono bloccate, le nostre terre e le nostre vite vengono prese di mira, i nostri leader vengono assassinati, e il governo federale sta adottando misure anti-indigene.”

“Negli ultimi 40 anni la foresta degli Arara è stata decimata, e molti dei membri della tribù sono morti per malattie importate dall’esterno” racconta Fiona Watson, Direttrice del Dipartimento Ricerca e Advocacy di Survival International, che ha visitato la tribù. “Il Presidente Bolsonaro sta incoraggiando la distruzione di un popolo un tempo fiorente, e della foresta che gli Arara hanno gestito e di cui si sono presi cura per millenni. Per resistere a questo genocidio hanno disperatamente bisogno della solidarietà brasiliana e internazionale.”

Arara
Popolo

Condividere