Ecuador: Waorani arrestati per l’uccisione di Indiani incontattati

7 dicembre 2013

Ompore Omeway, Waorani, è stato ucciso di recente insieme a sua moglie. © Fundación Alejandro Labaka

Questa pagina è stata creata nel 2013 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Sei Waorani sono stati arrestati per l’uccisione, avvenuta lo scorso aprile, di un numero imprecisato di Taromenane incontattati nel Parco Nazionale Yasuni, in Ecuador.

I Waorani e i Taromenane sono tribù imparentate che vivono nella regione amazzonica orientale dell’Ecuador. Negli anni ’50 i Waorani furono contattati dai missionari e costretti a sedentarizzarsi in comunità; i Taromenane, invece, continuano ancora oggi a resistere a ogni contatto con la società dominante.

L’attacco sarebbe avvenuto nell’aprile 2013 a seguito dell’uccisione di una coppia di Waorani, Ompore Omeway e sua moglie Buganei Cayga.

I Waorani sono accusati di essere entrati nella foresta dei Taromenane e di aver attaccato per vendetta.

Inoltre, sembra anche che durante l’attacco siano stati catturati due bambini. Da allora, uno di loro è sotto la custodia dalla polizia, mentre l’altro sarebbe in ospedale.

Il governo dell’Ecuador è stato criticato duramente per non essere stato capace di impedire l’uccisione dei Taromenane, che molti avevano previsto.

Secondo le organizzazioni indigene del paese, le intense prospezioni e trivellazioni petrolifere che hanno luogo nell’area, insieme alla colonizzazione illegale delle terre waorani, hanno esacerbato le tensioni interetniche e messo a stretto contatto gruppi un tempo separati.

In novembre il Presidente Rafael Correa ha aperto il Parco Yasuni alle prospezioni petrolifere, dopo il fallimento del tentativo di raccogliere sostegno e finanziamenti dalla comunità internazionale per proteggere il territorio e lasciare il petrolio sottoterra.

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