La risposta di Survival al voto del Congresso brasiliano

1 giugno 2023

Protesta contro il progetto di legge PL 490 in Brasile. © Amanda Rocha/Survival International

La recente approvazione del progetto di legge PL490 da parte della Camera dei Deputati brasiliana è l’attacco più grave e feroce ai diritti indigeni degli ultimi decenni. 

È un campanello di allarme per chiunque pensasse che la sconfitta di Bolsonaro avrebbe comportato anche la sconfitta dei suoi alleati del settore agroindustriale, che invece contano ancora un’ampia rappresentanza al Congresso.

Il PL490 straccia le tutele legali delle terre indigene, dando alle grandi aziende e alle bande criminali che reggono il traffico del legname e le attività minerarie ancora più libertà di invadere i territori indigeni e farvi ciò che vogliono. 

Se venisse approvato, sarebbe il colpo finale per i primi popoli del Brasile e per i territori ad alta biodiversità che essi proteggono in Amazzonia e oltre. I popoli indigeni stanno lottando con determinazione per fermare questo progetto di legge, e Survival International, i suoi sostenitori e molte altre persone in tutto il mondo sono al loro fianco. Non si può permettere che accada. 

Note ai redattori 

Tra le principali conseguenze del progetto di legge PL490:

- spianerebbe la strada alla riduzione o alla cancellazione di qualsiasi territorio indigeno del Brasile, che potrebbe così essere sostituito da miniere, pozzi petroliferi o altri progetti industriali.

- permetterebbe a trafficanti di legname, imprenditori agricoli e altri attori che hanno invaso illegalmente i territori indigeni di restarvi e di continuare a distruggere la foresta fino alla completa demarcazione delle terre – un processo che solitamente richiede decenni.

- consentirebbe il contatto forzato delle tribù incontattate da parte di team governativi (e questo tipo di contatti sono quasi sempre letali per gli indigeni).

- molti popoli indigeni non potrebbero più rientrare in possesso delle loro terre. Il progetto di legge, infatti, favorisce il Marco Temporal (o “limite temporale”): uno stratagemma escogitato a favore delle aziende secondo cui i popoli indigeni che non potranno provare che si trovavano sulle loro terre alla data del 5 ottobre 1988, quando fu promulgata la Costituzione, non potranno mai più vedersi riconoscere i loro diritti territoriali.

Centinaia di territori indigeni, casa di oltre un milione di persone, potrebbero essere distrutti segnando anche la fine di decine di tribù incontattate.

- Per intervenire, clicca qui

- Per vedere video-testimonianze indigene contro il Marco Temporal, clicca qui

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