Inizia il quarto processo dei Boscimani

29 luglio 2013

Gakelekgolele Gaoberekwe © Survival International

Questa pagina è stata creata nel 2013 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Oggi presso la Corte Suprema del Botswana è cominciato il quarto processo intentato dai Boscimani contro il governo del paese.

I Boscimani contestano la decisione del governo che li obbliga a richiedere un permesso per entrare nella loro terra ancestrale, nella Central Kalahari Game Reserve (CKGR).

Nel 2006 la Corte Suprema aveva riconosciuto il diritto di tutti i Boscimani sfrattati con la forza dalla CKGR a tornare e vivere nella riserva. Dal giorno della sentenza, però, gli indigeni subiscono continue molestie ed intimidazioni da parte del governo, e la maggior parte di loro è costretta a richiedere un permesso che li autorizza a stare nella riserva per un mese soltanto.

Oggi il governo ha cercato di liberarsi della causa grazie ad un vizio di forma; nelle prossime settimane si saprà se il processo continuerà.

L’avvocato britannico ed esperto di diritti indigeni Gordon Bennet avrebbe dovuto rappresentare i Boscimani, come fa dal 2004, ma la scorsa settimana gli è stato vietato l’ingresso nel paese, senza alcuna spiegazione.

Il memorabile processo del 2006, di cui Bennet era il principale avvocato, è stato il primo ad affermare in Africa il principio del diritto nativo alla terra.

Il governo sostiene che solo le 189 persone registrate formalmente nel processo, e i loro figli fino all’età di 16 anni, hanno libero accesso alla riserva. Ma questo contraddice le dichiarazioni fatte all’inizio del processo, quando il governo riconobbe che la sentenza si sarebbe applicata a tutti i 700 Boscimani sfrattati, inclusi i bambini.

I Boscimani vivono con la paura costante della scadenza del permesso, tra ondate di arresti e violenze perpetrate sulla tribù dalla polizia paramilitare e dai guardaparchi.

“Siamo soddisfatti dell’udienza di oggi” ha commentato il portavoce dei Boscimani, Jumanda Gakelebone. “Il governo non ha argomenti da controbattere al semplice fatto che noi, i Boscimani, abbiamo il diritto di vivere e muoverci liberamente nella nostra terra. Il governo ha cercato di indebolirci portandoci via il nostro avvocato, ma siamo fiduciosi che sarà fatta giustizia.”

Boscimani
Popolo

Condividere