Risarcimento agli Indiani Kichwa per i danni dell’esplorazione petrolifera

3 agosto 2012

Il Presidente Sarayaku José Gualinga parla davanti alla Corte interamericana. © Inter-American Court of Human Rights

Questa pagina è stata creata nel 2012 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Sentenza a favore agli Indiani Kichwa dell’Ecuador da parte della Corte interamericana dei diritti umani, che si è espressa in merito a un controverso progetto petrolifero che ha distrutto parti della loro terra.

Il processo Sarayaku- Ecuador era stato intentato dopo che la compagnia petrolifera di stato, la PetroEcuador, aveva firmato un accordo con un consorzio di imprese straniere autorizzandole a compiere prospezioni nel sud dell’Amazzonia ecuadoregna.

Nonostante la terra appartenga ai Kichwa, gli Indiani non vennero consultati prima dell’inizio delle ricerche che hanno lasciato sottoterra centinaia di mine inesplose e hanno distrutto foreste e corsi d’acqua utilizzati dalle comunità indigene.

Mercoledì, la Corte ha ordinato al governo di risarcire i Kichwa per i danni subiti e di bonificare l’area minata.

L’Ecuador ha ratificato la Convenzione ILO 169 nel 1998. La legge impone al governo di consultare i popoli indigeni prima dell’attuazione di qualsiasi progetto che coinvolga loro o la loro terra.

“È una vittoria per tutti i popoli e per tutte le nazioni dell’Ecuador e dell’America Latina” ha commentato Humberto Cholango, leader dell’organizzazione Indiana CONAIE. “Continueremo a lottare per i diritti indigeni contro la minaccia delle compagnie petrolifere e minerarie, che antepongono gli interessi economici ai diritti dell’uomo e dell’ambiente.”

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