Guarani: sfratto imminente dalla terra ancestrale

3 febbraio 2012

Un uomo Guarani. © João Ripper/Survival

Questa pagina è stata creata nel 2012 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

“Paura, disperazione e profondo dolore” tra i membri di una comunità di Indiani Guarani del Brasile che hanno ricevuto un ordine di sfratto dalla loro terra.

I Guarani della comunità di Laranjeira Nanderu vivono su una piccola porzione della loro terra ancestrale dal maggio 2011.

Prima di trasferirvisi avevano trascorso un anno e mezzo in capanne di fortuna sul bordo di una superstrada, con scarse possibilità di accedere ad acqua pulita e assistenza sanitaria. Almeno tre Guarani sono stati investiti e uccisi dalle auto di passaggio.

I Guarani di Laranjeira Nanderu si sono visti derubare della loro terra negli anni ’60 a beneficio degli allevatori di bestiame. Da allora hanno continuato a subire violenze, intimidazioni e numerosi sfratti brutali.

Da quando sono riusciti e rientrare in quel piccolo appezzamento, nel mese di maggio, le loro condizioni sono migliorate. Ma se fossero costretti ad andarsene, potrebbero ritrovarsi di nuovo ai margini della strada o in riserve sovraffollate dove dilagano violenza, malnutrizione e suicidi.

“Abbiamo già sofferto decenni di miseria” hanno commentato i Guarani. “Ci potrebbero sfrattare da questa nostra terra ancestrale in qualsiasi momento. Siamo tristi e abbiamo paura.”

“Vogliamo vivere qui culturalmente e fisicamente. Dalle autorità brasiliane vogliamo protezione e sostegno per essere sicuri che le nostre future generazioni non debbano più subire violenza.”

Come molte altre comunità guarani, gli Indiani di Laranjeira Nanderu stanno aspettando che il governo adempia ai suoi obblighi, che prevedono la mappatura e la protezione della terra indiana, destinata a loro uso esclusivo.

Survival sta sollecitando le autorità brasiliane a revocare l’ordine di sfratto e a riconoscere subito i diritti alla terra dei Guarani.

Guarani del Brasile
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