Tanzania: la tribù degli Hadza celebra i suoi primi diritti territoriali

4 novembre 2011

I diritti di proprietà della terra della tribù degli Hadza sono stati formalmente accordati nel corso di una cerimonia speciale. © Dorobo Fund for Tanzania / UCRT

Questa pagina è stata creata nel 2011 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Una delle rare tribù di cacciatori-raccoglitori dell’Africa orientale festeggia il riconoscimento dei suoi diritti alla terra.

I diritti territoriali sono stati formalmente assegnati alla tribù nel corso di una cerimonia speciale tenutasi il mese scorso nella comunità hadza di Domongo.

È la prima volta che il governo della Tanzania riconosce formalmente i diritti territoriali di una tribù minore.

“Abbiamo deciso di accordare dei titoli ufficiali di proprietà agli Hadza” ha dichiarato durante la cerimonia Doroth Wanzala, Commissario aggiunto ai territori della Zona Nord “per assicurarci che gli ultimi cacciatori-raccoglitori del nostro paese non siano più minacciati da invasori avidi di terra, specialmente nell’attuale corsa all’accaparramento di terre”.

Naftali Kitandu, un rappresentante degli Hadza, ha dichiarato: “L’invasione da parte di altri gruppi che portano con sé greggi di bestiame e introducono nella valle l’agricoltura, minaccia la sopravvivenza del popolo degli Hadza che per il proprio sostentamento dipende esclusivamente da frutti, radici, miele e piccoli animali”.

“Siamo molto felici” ha dichiarato a Survival un Hadza dopo la cerimonia. Ora dobbiamo fare in modo di ottenere i diritti territoriali per le altre comunità hadza.”

Gli Hadza sono una piccola tribù di circa 1500 cacciatori-raccoglitori. Vivono nella Tanzania nord-occidentale e parlano una lingua a schiocco.

Vivendo in piccoli campi mobili, gli Hadza non hanno “capi” né organizzazioni politiche formali. Fino agli anni ’50 hanno vissuto esclusivamente di caccia e raccolta. Poi la loro vita è diventata sempre più difficile perché tribù di pastori più grandi hanno progressivamente invaso molta della loro terra, distruggendone la fauna e le piante da cui dipende il loro sostentamento.

La lunga lotta degli Hadza per il riconoscimento dei diritti territoriali è stata sostenuta da alcune ONG, tra cui il Ujamaa Community Resource Team. L’avvocato di questa organizzazione, Edward ole Lekaita, ha commentato così la vittoria: “Davvero un grande risultato e un bel successo per la lotta condotta per proteggere i mezzi di sussistenza degli Hadza e garantire loro un promettente futuro”.

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