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Indiani Yupka: liberi dopo un anno e mezzo di carcere ingiusto

13 giugno 2011

Famiglia Yupka, Sierra de Perijá, Venezuela

Due leader indigeni del Venezuela sono stati liberati dopo essere stati ingiustamente detenuti in carcere per un anno e mezzo.

I leader Yupka, Sabino Romero e Alexander Fernandez, erano stati incarcerati alla fine del 2009, dopo una rissa nel corso della quale furono uccisi due Yupka. Romero e Fernandez furono ingiustamente accusati di omicidio, lesioni personali e cospirazione.

L’incidente avvenne a seguito del conseguimento di controversi diritti territoriali da parte di tre comunità yupka sulle montagne della Sierra de Perijá, nel Venezuela occidentale.

“So che questo è avvenuto a causa della demarcazione” ha dichiarato Romero mentre era detenuto. “Non ci vogliono qui – gli allevatori e la demarcazione ci vogliono fuori dalle nostre terre”.

Dopo una lunga battaglia sostenuta dagli Yupka e i loro alleati perché il caso fosse giudicato secondo la giurisdizione indigena e perché gli uomini fossero liberati, alla fine gli uomini sono stati rilasciati.

Survival International ha fatto pressioni sul governo venezuelano, esortandolo a giudicare i casi secondo la giurisdizione indigena e a lasciare in libertà i prigionieri fino a quando non fosse stata provata la loro colpevolezza.

Romero e Fernandez avevano condotto una campagna contro le modalità di demarcazione della terra adottato dal governo, che avrebbe frammentato le aree degli Yupka, e per il diritto degli Yupka ad un territorio unico e continuo. Una settimana prima della rissa Romero aveva ricevuto minacce di morte.

Durante la detenzione, i due uomini hanno sopportato condizioni di vita spaventose e malattie per la scarsità di acqua pulita e cibo sano. Le donne della famiglia che avevano cercato di far visita ai detenuti, furono costretti a spogliarsi dalle guardie carcerarie e una ha riferito che un soldato ha cercato di violentarla.

Udege
Popolo

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