Scagionati dalle accuse i Boscimani torturati

30 gennaio 2003

Questa pagina è stata creata nel 2003 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.


I tredici Boscimani che erano stati accusati di aver cacciato oltre i limiti consentiti sono stati scagionati per totale mancanza di prove. Nell'agosto 2000, al momento del loro arresto, gli uomini erano stati torturati dalle guardie del parco e dalla polizia all'interno delle loro terre, nella Central Kalahari Game Reserve.

Le restrizioni sulla caccia fanno parte dei brutali tentativi messi in atto dal governo del Botswana per costringere i Boscimani ad allontanarsi dalle loro terre ancestrali. Oltre agli uomini finalmente scagionati, altri Boscimani sono stati torturati, picchiati o arrestati perché "sospettati" di aver cacciato senza licenza o oltre i limiti di legge. Un uomo è stato addirittura evirato. Nel febbraio 2002 le autorità hanno abolito totalmente la caccia all'interno della riserva e quasi tutti i Boscimani sono stati deportati e rinchiusi in squallidi campi di reinsediamento da loro stessi descritti come "luoghi di morte".

Survival ha raccolto le testimonianze dei torturati e ha protestato presso il governo per le terribili violazioni dei diritti umani fornendo, nello stesso tempo, assistenza legale agli uomini accusati. I nostri sostenitori hanno inviato migliaia di lettere alle autorità denunciando la situazione. L'indagine è stata archiviata perché le autorità del Botswana non sono state in grado di presentare testimoni che confermassero le accuse.

Stephen Corry, direttore di Survival, ha oggi dichiarato: "Per i Boscimani si tratta di una importante vittoria , che ci permette di sperare a dispetto delle tremende vessazioni che essi ancora subiscono. I Gana and Gwi sono una delle ultime tribù a dipendere ancora dalla caccia di sussistenza. Fino a che il governo non permetterà loro di tornare nelle loro terre e non toglierà il divieto alla caccia che gli ha imposto, continuerà ad essere responsabile dello sterminio di questo popolo."

Per ulteriori informazioni contattare Francesca Casella (02-8900671 o scrivere una email a [email protected])


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