Cresce l’ostilità di allevatori e imprenditori agricoltori contro i Guarani

26 settembre 2008

Questa pagina è stata creata nel 2008 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Il processo di riconoscimento dei diritti territoriali dei Guarani nel Mato Grosso do Sul ha subito una dura scossa la settimana scorsa quando il FUNAI, il dipartimento governativo agli affari indiani, ha improvvisamente sospeso gli studi in corso per l’identificazione dei loro territori.

Al suo arrivo a Campo Grande, capitale dello stato, il Presidente del Funai Mercio Meira è stato accolto da una manifestazione di imprenditori agricoli contrari al riconoscimento dei diritti dei Guarani.

Dopo un incontro molto teso con il governatore dello stato e le associazioni degli imprenditori locali, Meira ha temporaneamente sospeso gli studi. Il gruppo di lavoro ha ripreso i lavori solo qualche ora fa.

Di fronte alla crescente ostilità di allevatori e imprenditori agricoltori che hanno aizzato l’opinione pubblica contro gli Indiani, i leader Guarani e alcune organizzazioni locali hanno diramato un comunicato in cui si legge: “Non siamo disposti a tollerare ulteriori ritardi nell’identificazione e nella demarcazione delle tekohas guarani (le terre tradizionali)”.

La battaglia dei Guarani è sostenuta da un gruppo di organizzazioni brasiliane che hanno firmato un documento intitolato “Stop al Genocidio: per la Terra e la Vita del popolo dei Guarani Kaiowá” che verrà consegnato al presidente del Brasile Lula da Silva.

La situazione dei Guarani è disperata. Il popolo soffre una drammatica mancanza di terra e sta lottando da decenni per riconquistare i territori ancestrali. La rapida espansione delle piantagioni di canna da zucchero e soia sta soffocando i Guarani in minuscole riserve o in squallidi accampamenti ai margini delle strade. Malnutrizione, violenza e alcolismo dilagano.

Per sopravvivere, molti Guarani sono costretti a lavorare in condizioni di semi schiavitù nelle piantagioni che li accerchiano. Altri finiscono dietro le sbarre, accusati di crimini banali, spesso senza un’interprete o un adeguato rappresentante legale.

Profondamente segnati dalla mancanza di terra, i Guarani soffrono livelli di suicidi che non hanno eguali in tutto Sud America. Negli ultimi 20 anni oltre 500 Guarani si sono tolti la vita.

Scrivi una lettera a sostegno ai Guarani.

In occasione dell'uscita del film di Marco Bechis La terra degli Uomini rossi- Birdwatchers, Survival ha istituito un fondo speciale per aiutare i Guarani-Kaiowá a difendere i loro diritti umani, a riconquistare le terre ancestrali, a ripristinare i loro orti. Contribuisci anche tu. Visita www.guarani-survival.org

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