Preoccupazione per le tribù incontattate in fuga dai taglialegna

17 dicembre 2007

Questa pagina è stata creata nel 2007 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Un gruppo di indigeni e altre organizzazioni hanno scritto una lettera urgente sottolineando come i tagliatori di legna illegali stiano forzando le tribù incontattate del Perù a fuggire verso il confine brasiliano.

“A causa dell’invasione dei taglialegna, le tribù incontattate del Perù vengono sfrattate e costrette a spostarsi verso il Brasile, dove rischiano di scontrarsi con i gruppi indigeni locali: gli Asháninka, i Manchineri, i Kashinahua, i Culina e gli Yaminahua” si legge nella lettera.

“Vogliamo esprimere la nostra preoccupazione per la mancanza di attenzione prestata alle nostre segnalazioni. Da ormai dieci anni sollecitiamo un intervento per scongiurare l’invasione dei taglialegna nelle riserve indigene di Isconahua, Murunahua, Mashco-Piro e Madre de Dios in Perù, e nel parco nazionale della Sierra del Divisor e nella riserva indigena Kampa in Brasile.

Insieme alle prospezioni petrolifere e del gas, il taglio illegale del legno costituisce una delle più gravi minacce che gravano sulle tribù incontattate. Ogni forma di contatto potrebbe risultare loro fatale perché non possiedono difese immunitarie per proteggersi dalle malattie provenienti dall’esterno.

Leggi la lettera (in Spagnolo)

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