Dettagli scioccanti sulle torture inferte ai Boscimani

31 ottobre 2007

Questa pagina è stata creata nel 2007 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Sono emersi nuovi particolari scioccanti sulle torture e le violenze inferte a un gruppo di Boscimani nel campo di reinsediamento di Kaudwane, in Botswana. Quindici uomini sono stati arrestati lo scorso settembre per aver cacciato e almeno dieci di loro sono stati torturati.

Gli incidenti portano a 53 il numero complessivo dei Boscimani arrestati per aver cacciato nel corso dell’anno. Dal dicembre scorso, quando la Corte Suprema del Botswana sancì che rifiutare le licenze di caccia ai Boscimani fosse illegale, il governo non ha rilasciato un solo permesso.

La polizia e le guardie forestali hanno preso e portato nella Central Kalahari Game Reserve tre uomini : Vitanon Mogwe, Mphato Mothoiwa e Nabedao Mamou, e li hanno costretti a correre nel deserto per molte ore, sotto un sole soffocante, seguendoli a bordo dei loro veicoli. Hanno picchiato i tre con bastoni, li hanno presi a calci, sono saltati sui loro corpi e hanno legato attorno al collo di Vitanon e Mphato i pneumatici del loro veicolo.

Un gruppo di altre tre persone è stato costretto a correre attraverso il deserto in un momento diverso. Altri Boscimani sono stati picchiati con dei bastoni, minacciati, presi a pugni e schiaffi, tenuti ammanettati senz’acqua e cibo fino a quando non sono stati costretti a confessare di aver cacciato.

Una delle guardie forestali ha detto a Mphato Mothoiwa: “Se non ci dici la verità, e cioè che hai ucciso un’ antilope, faremo a te quello che abbiamo fatto a Selelo”. Il Boscimane Selelo Tshiamo morì nel 2005 in seguito alle percosse e le torture inferte dai guardaparco.

I Boscimani hanno ottenuto una vittoria storica in dicembre, quando la Corte Suprema del Botswana ha sentenziato che gli sfratti operati dal governo nel 2002 erano stati illegali.

Il direttore di Survival Stephen Corry ha dichiarato oggi: “Nel corso degli ultimi tre anni, la polizia e i guardaparco hanno torturato e picchiato almeno 63 Boscimani con l’accusa di aver cacciato, e solo quest’anno ne hanno arrestati 53. La loro strategia non potrebbe essere più chiara: terrorizzare i Boscimani fino al punto di impedirgli di ritornare a casa. È una politica brutale, destinata a fallire”.

Per ulteriori informazioni:
Francesca Casella – 02 8900671 – [email protected]
Oppure Miriam Ross:  Tel  0044 207 6878734
E-mail: [email protected] 

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