Penan: 'le nostre foreste stanno scomparendo'

26 luglio 2007

Questa pagina è stata creata nel 2007 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Nove leader penan proveniente dal Sarawak, in Malesia, hanno raccontato al pubblico intervenuto al Festival Musicale delle Foreste Pluviali che le foreste in cui vivono stanno scomparendo.

“Quando ascoltate i suoni della foresta” hanno raccontato i Penan, “ricordatevi che ora noi sentiamo solo il rumore delle motoseghe e dei trattori”.

“A mano a mano che scompaiono, le nostre foreste vengono sostituite da palme da olio e acacie. Queste piante non possono fornirci né cibo, né acqua, e neanche una casa o delle medicine. Senza le nostre foreste e le nostre terre, diventiamo poveri, perdiamo la nostra casa, non abbiamo più lavoro e i nostri figli vengono privati del loro futuro e del loro patrimonio culturale. Anche noi abbiamo il diritto di vivere nelle terre dei nostri antenati, così come fate voi”.

I leader Penan hanno incontrato anche alcuni funzionari dello Stato delPenan Sarawak a cui hanno chiesto il riconoscimento del loro diritto alla terra e di fermare il disboscamento e il rilascio delle licenze che destinano le loro terre alle piantagioni.

I Penan sono cacciatori-raccoglitori nomadi. Oggi, molti di loro vivono stabilmente in alcuni villaggi, ma circa 300 continuano a spostarsi nella foresta.

Per impedire ai disboscatori di distruggere le loro case, alcuni gruppi di Penan hanno innalzato delle barricate lungo le strade che portano alle loro foreste.

Secondo la legge malese e il diritto internazionale i Penan hanno dei diritti sulle terre in cui vivono e dovrebbero essere consultati prima di un qualsiasi disboscamento, ma questi diritti vengono apertamente violati.

Per ulteriori informazioni:
Francesca Casella – 02 8900671 – [email protected]
Oppure Miriam Ross: Tel 0044 207 6878734
Email: [email protected]

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