Eminente ministro ammette che i Jarawa non sono primitivi

21 marzo 2007

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Durante la Giornata internazionale per l'Eliminazione della discriminazione razziale proclamata dalle Nazioni Unite, Survival celebra il successo della campagna volta a bandire termini come "primitivo" e "età della pietra" spesso usati dai media per definire i popoli indigeni.

Un importante ministro indiano ha dichiarato che i Jarawa, una delle tribù più isolate nel mondo che ha resistito al contatto con il mondo esterno fino al 1988, non sono primitivi.

La posizione del ministro si aggiunge a quelle di eminenti giornalisti come John Simpson, capo del servizio esteri della BBC, John Pilger e George Monbiot, e a quella dell'Associazione britannica degli antropologi che si è impegnata a sostenere la campagna di Survival.

"Non utilizzerò mai termini come "primitivi" per definire questa popolazione indigena" ha dichiarato a proposito dei Jarawa Jairam Ramesh, Ministro al Commercio.

La dichiarazione di Ramesh è in impressionante contrasto con quelle fatte l'anno scorso alla Camera dei Lord britannici dalla baronessa Jenny Tonge, pari liberal democratica che ha qualificato a più riprese i Boscimani del deserto del Kalahari come dei "primitivi" che vivono "nell'età della pietra".

Stephen Corry, direttore di Survival International ha dichiarato oggi: "Questi termini sono utilizzati dai tempi dell'epoca coloniale per indicare che i popoli indigeni sono antiquati residui del passato. In questo modo viene giustificata la spoliazione delle loro terre e delle loro risorse da parte di popolazioni più forti. È vero che i popoli tribali non hanno lo stesso potere delle società industrializzate e che il loro stile di vita è molto differente, ma ognuno di noi vive nello stessa epoca – oggi – e dal punto di vista evolutivo nessuno è più avanzato o più primitivo di chiunque altro".


Per ulteriori informazioni:

Francesca Casella – 02 8900671 – [email protected]
Oppure Miriam Ross: Tel 0044 207 6878734
Email: [email protected]

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