Cacciatori boscimani arrestati e torturati sotto la minaccia delle armi

12 aprile 2006

Questa pagina è stata creata nel 2006 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

La scorsa settimana, otto Boscimani sono stati arrestati sotto la minaccia delle armi, sono stati minacciati di morte e poi torturati. Dopo aver trascorso una notte in carcere, sono stati multati per aver cacciato nella Central Kalahari Game Reserve, in Botswana.

Vitanon Mogwe, uno degli otto uomini, ha raccontato a Survival: "I guardaparco hanno detto alle nostre famiglie che ci avrebbero sparato e ucciso, perciò siamo scappati; abbiamo corso per due giorni per raggiungere un villaggio vicino e nasconderci. Quando ci hanno trovato, hanno premuto le loro pistole sui nostri petti e ci hanno chiesto che cosa mai li avrebbe potuti fermare dall'ucciderci in quel preciso momento".

Gli otto uomini sono stati mantenuti legati a un palo per un giorno intero, a testa in giù, con le braccia flesse. Se cercavano di muoversi, venivano picchiati e presi a calci.

Da quando sono stati sfrattati dalla loro terra nel 1997 e poi ancora nel 2002, gli uomini vivono nel campo di reinsediamento di Kaudwane. Nei documenti del verbale sono tutti classificati come "disoccupati". Dopo gli ultimi sfratti, il governo del Botswana ha vietato la caccia e la raccolta all'interno delle loro terre, la Central Kalahari Game Reserve (CKGR). Gli stessi Boscimani che prima vivevano principalmente di caccia e raccolta, ora dipendono tutti dalle "misere razioni" governative. Un Boscimane di Kaudwane ha detto a Survival: "Non ho niente da fame e soffro la fame. È per questo che ci vedete mangiare i cani".

Le persecuzioni, gli arresti e le torture dei cacciatori boscimani della Central Kalahari Game Reserve continuano ormai da circa un ventennio ma negli ultimi anni si sono intensificati.

A marzo, un altro gruppo di Boscimani è stato arrestato con l'accusa di aver cacciato nella CKGR. Due dei quattro uomini sono anche stati torturati.

Sono disponibili fotografie e filmati.

Per ulteriori informazioni:
Francesca Casella – 02 8900671 – [email protected]
Oppure Miriam Ross – 0044 207 6878734 – [email protected]

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