L'autopsia conferma che Qoroxloo Duxee è morta di fame e sete

30 novembre 2005

Questa pagina è stata creata nel 2005 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Botswana: l'autopsia conferma che Qoroxloo Duxee è morta di fame e sete

L'autopsia effettuata su Qoroxloo Duxee ha confermato che la donna boscimane è morta di disidratazione, fame e shock nella Central Kalahari Game Reserve (CKGR) del Botswana. La chiusura della riserva da parte del governo dura ormai da tre mesi; da allora, le guardie armate continuano a impedire ai Boscimani rimasti al suo interno di praticare la caccia-raccolta e di procurarsi da bere. I Boscimani che hanno cercato di portare cibo e acqua dall'esterno sono stati arrestati.

Qoroxloo Duxee è morta ai primi di novembre nei pressi del villaggio di Metsiamenong, dove alcuni Boscimani continuano a resistere a ogni tentativo di sfratto da parte del governo. La scorsa settimana, i suoi parenti hanno ricevuto copia del referto ufficiale dell'autopsia.

In giugno, Qoroxloo aveva rilasciato un'intervista alla BBC, "Quando ero giovane, gli uomini cacciavano e noi ricavavamo acqua dalle radici delle piante. Vivevamo bene e le persone morivano solo di vecchiaia".

Quasi tutti i Boscimani che erano tornati nella loro riserva dopo gli sfratti del 2002 sono stati sfrattati nuovamente dopo la chiusura della CKGR (effettuata dal governo il primo settembre scorso). Gli sfrattati hanno raccontato ai portavoce della loro organizzazione (la First People of Kalahari) che i guardaparco li avevano minacciati di morte qualora avessero provato a cacciare e raccogliere bacche e radici. Ora vivono nei lugubri campi di reinsediamento che le autorità hanno costruito appositamente. In settembre, la polizia aveva prima sparato e lanciato gas lacrimogeni contro i Boscimani che cercavano di portare cibo e acqua ai loro familiari, e poi li aveva arrestati.

Oggi, il direttore generale di Survival International Stephen Corry h'a dichiarato, "Temiamo per la vita di quei Boscimani che continuano a resistere agli sfratti. Le organizzazioni che si stanno mobilitando contro questa ondata di violenza sono sempre più numerose e altre hanno promesso il loro intervento se il governo non desisterà dal perseguitare i Boscimani e dal condannarli a morire di fame".

Per leggere il rapporto dell'autopsia clicca qui.

Sono disponibili fotografie, biografie e immagini sui Boscimani.
Per ulteriori informazioni: Francesca Casella, [email protected]
 

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