Brasile: giovane Guarani uccisa sulla strada della morte

11 febbraio 2014

Deuci Lopes, una ragazza guarani, è stata investita e uccisa sulla strada che costeggia la terra della sua comunità. © Spensy Pimentel

Questa pagina è stata creata nel 2014 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Una ragazza Guarani, Deuci Lopes, è stata investita e uccisa da un camion sulla strada che costeggia la terra ancestrale della sua comunità, nel Brasile centro-occidentale.

Testimoni guarani hanno raccontato che il camion era carico di canna da zucchero proveniente dall’allevamento di São Fernando, che ha occupato il territorio della comunità di Deuci costringendo i membri della tribù ad accamparsi ai margini della strada.

Dopo l’impatto, l’autista del camion se n’è andato a gran velocità; Deuci è morta sul colpo.

La giovane aveva un bambino di due anni. È il sesto membro della comunità ad essere investito e ucciso su quella strada dal 2009; lo scorso marzo, proprio nello stesso tratto, era stato ucciso un bambino di quattro anni.

A causa della battaglia territoriale che stanno conducendo, molti Guarani vengono presi di mira e uccisi.

Le famiglie guarani della comunità di Apy Ka’y vivono accampate ai margini di quella strada da più di dieci anni nell’attesa che il governo mappi il loro territorio e glielo restituisca, come stabilito dalla legge.

“Il ritardo nella mappatura del territorio guarani e i conseguenti sfratti che minacciano la tribù sono la causa principale di queste morti” ha commentato Tonico Benites, portavoce della comunità.“Questo non sarebbe accaduto se la terra fosse stata mappata e la comunità avesse potuto viverci.”

Di recente, alcuni membri della comunità hanno rioccupato una piccola parte della loro terra ancestrale e ora vivono circondati dalla canna da zucchero, sotto le frequenti minacce di morte e gli attacchi dei sicari assoldati dagli allevatori.

Nonostante le frequenti minacce di morte la leader della comunità, Damiana Cavanha, è determinata a rimanere nella propria terra ancestrale. © Fiona Watson/Survival

Un giudice ha emesso un’ordinanza per sfrattare i Guarani dalla terra che hanno rioccupato. “Non me ne andrò. Morirò nella nostra terra ancestrale; non fuggirò” ha detto Damiana, leader della comunità. “Sono una donna, sono una combattente, non ho paura.”

Sostieni la campagna per chiedere il rispetto dei diritti territoriali della comunità di Damiana.

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