La Francia restituisce le teste dei Maori

10 maggio 2010

Artista Maori, villaggio maori di Tamaki, a sud di Rotorua, Nuova Zelanda. © Survival

Questa pagina è stata creata nel 2010 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

La settimana scorsa l’Assemblea Nazionale francese ha votato per la restituzione alla Nuova Zelanda di 16 teste maori tatuate e mummificate.

Per molti anni la Nuova Zelanda ha cercato di riportare a casa le teste dei Maori che erano conservate in collezioni oltreoceano a dispetto della popolazione indigena del paese. Molti musei di tutto il mondo hanno già restituito le teste in loro possesso, ma alcuni hanno fatto resistenza alle richieste di rimpatriare le rimanenti. In Francia, la questione è stata dibattuta per anni.

Nel 1988 Survival, su richiesta di organizzazioni maori, ha garantito il ritorno di una testa tatuata che doveva essere messa all’asta a Londra.

La scorsa settimana Pita Sharples, ministro della cultura e degli affari maori, ha dichiarato che il rimpatrio delle teste era una “questione di grande importanza” per i Maori: “I Maori credono che ritornando alla terra natale, i loro antenati possano riavere la loro dignità e riposare in pace tra le loro famiglie”.

Nei secoli XVIII e XIX, gli esploratori stranieri si impadronirono di molte teste maori, spesso scambiandole con altri beni. Divennero così pezzi da collezione, apprezzati per i caratteristici tatuaggi.

Le 16 teste attualmente esposte in diversi musei francesi verranno prima spedite al museo Te Papa della Nuova Zelanda e poi restituite ai gruppi tribali per essere tumulate.

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