Buone notizie per i Nuba

28 febbraio 2002

Questa pagina è stata creata nel 2002 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.


Negli ultimi 10 anni le tribù' nuba del Sudan centrale si sono trovate coinvolte in una terribile guerra civile tra il governo islamico ed il movimento ribelle (SPLA) stanziato nel sud del paese. Con il consenso del governo, gran parte del territorio nuba e' stato occupato da coltivazioni intensive per fini commerciali, cosa che ha spinto molti Nuba a unirsi ai ribelli. Da dieci anni a questa parte, il territorio dei monti dei Nuba è rimasto tagliato fuori dal mondo esterno; infatti, negli anni i villaggi sono stati bombardati dall'aviazione del governo, e la popolazione condotta in campi d'internamento, così che i coltivatori non hanno più potuto occuparsi dei raccolti e la gente ha sviluppato un disperato bisogno di cibo e medicine.
 
Oggi tuttavia affiora una speranza.
 
Il 19 gennaio 2002, rappresentanti del governo sudanese e del SPLA hanno firmato un accordo di tregua di sei mesi, esteso a tutto il territorio dei Monti Nuba. L'iniziativa e' nata su proposta dell'Inviato Speciale statunitense per la pace in Sudan, John Danfort; l'ex senatore ha lanciato l'iniziativa lo scorso anno, per favorire gli aiuti umanitari e sostenere il processo di pace in Sudan, dando massima priorità' alla difficile situazione dei Nuba. Un accordo di 'cessate-il-fuoco' temporaneo era già' stato firmato nel novembre 2001 ed aveva consentito l'arrivo degli aiuti umanitari sulle montagne.
 
I negoziati si sono svolti a Burgenstock, in Svizzera, agevolati dallo stesso governo svizzero; questo sostegno fu in parte legato all'interessamento dell'ambasciatore svizzero in Kenia, il quale sarebbe rimasto molto toccato dalla visione del film Nuba Conversation nel gennaio 2001 a Nairobi, una proiezione che Survival ha collaborato ad organizzare e pubblicizzare.
 
Tuttavia, a meno che entrambe le parti non tengano fede all'accordo, l'iniziativa fallirà' e ricominceranno i bombardamenti. Suleiman Rahhal, dell'organizzazione Nuba Survival, ha commentato: "I Nuba sono felici di questo accordo, un passo nella giusta direzione. Comunque, la strada per la pace sui Monti Nuba e' ancora molto lunga'. Survival ha scritto all'inviato speciale Danforth e alle autorità' sudanesi affinchè siano avviate ispezioni di monitoraggio indipendenti per vigilare sulla consegna degli aiuti umanitari ed il rispetto di ogni futuro accordo per il 'cessate-il-fuoco'.

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