Anche se condividono molti aspetti del loro stile di vita, queste tribù, che sono generalmente conosciute con il nome collettivo di ‘Nuba’, sono in realtà popoli diversi, che parlano più di 50 lingue distinte.

Come vivono?

I Nuba sono abili agricoltori, coltivano su terrazze spianate sui fianchi delle colline e, nei periodi di pace, anche nelle pianure, molto più fertili. Inoltre allevano il bestiame.

Le competizioni atletiche, che si svolgono durante feste e funerali, rivestono un ruolo importante nella cultura nuba e costituiscono un’occasione per sfoggiare gli straordinari dipinti corporali.

Le tradizioni religiose dei Nuba includono il culto dei morti e il rispetto per i capi religiosi, che fungono anche da guaritori. Durante il ventesimo secolo, molti Nuba si sono convertiti al Cristianesimo, e un numero ancor maggiore all’Islam.

Quali problemi devono affrontare?

Per secoli, i Nuba hanno dovuto difendersi dalla tratta degli schiavi e da numerose altre insidie. All’interno della società sudanese, i Nuba vengono generalmente discriminati e considerati cittadini di seconda classe.

A partire dagli anni Sessanta, le loro pianure sono state occupate da grandi fattorie, di proprietà di uomini d’affari legati a un governo islamico che perseguita, arresta o uccide tutti coloro che rifiutano di cedere la propria terra.

I Nuba si sono anche ritrovati coinvolti nei fuochi incrociati della lunga guerra civile che imperversa tra il governo e i ribelli del sud. I loro villaggi vengono frequentemente bombardati e molti vivono in stato d’assedio; la gente viene sequestrata e internata nei cosiddetti ‘campi di pace’, che sono veri e propri campi di concentramento.

Il governo, inoltre, impedisce l’arrivo degli aiuti umanitari nella zona. Gli Stati Uniti stanno lavorando diplomaticamente ad un accordo di pace che si spera possa anche far riaprire l’area.

In cosa consiste la campagna di Survival?

Survival chiede da molto tempo il riconoscimento dei diritti territoriali dei Nuba e la cessazione dei furti da parte di agricoltori e allevatori. Esercitiamo anche pressioni sulla comunità internazionale affinché riconosca la gravità della situazione e intervenga immediatamente.

Survival invita il governo sudanese a rispettare i termini stabiliti dalla recente iniziativa diplomatica statunitense, tra cui l’obbligo del cessare il fuoco nelle terre dei Nuba e consentire l’invio di aiuti umanitari.

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