Il presidente indonesiano annuncerà una nuova fabbrica di batterie per auto elettriche: sentenza di morte per gli Hongana Manyawa incontattati

24 giugno 2025

© Garry Lotulung
Una piccola parte delle attuali attività di estrazione e lavorazione del nichel ad Halmahera, il Weda Bay Industrial Park. Il Presidente Prabowo dovrebbe porre la prima pietra per la costruzione di una nuova fabbrica di batterie per auto elettriche da 6-7 miliardi di dollari sull’isola. ©Garry Lotulung

Il governo indonesiano dovrebbe annunciare questa settimana la costruzione di una fabbrica di batterie per auto elettriche, del valore stimato di 6-7 miliardi di dollari, sull’isola di Halmahera. Un progetto che, denunciano gli esperti, causerebbe la distruzione del popolo incontattato che vive sull’isola.  

Il Presidente Prabowo Subianto dovrebbe recarsi ad Halmahera questa settimana per inaugurare i lavori. Il governo definisce l’impianto in progetto come “il primo ecosistema integrato al mondo per la produzione di batterie per auto”, ciò significa che l’intero processo – dall’estrazione alla raffinazione del nichel, fino alla realizzazione delle batterie – avverrà su Halmahera. 

Ma il progetto rappresenta una catastrofe per i circa 500 Hongana Manyawa incontattati. La loro foresta ancestrale viene già distrutta dall’estrazione di nichel; ora questa espansione rischia di distruggere completamente la loro foresta e, con essa, anche loro stessi. 

CATL, il più grande produttore al mondo di batterie per veicoli elettrici, dovrebbe diventare partner della joint venture che realizzerà la nuova fabbrica. Rifornisce, tra gli altri, Volkswagen, Tesla, Stellantis, Ford, BMW e Mercedes Benz. 

La notizia arriva a sole due settimane dalla decisione del Presidente indonesiano di cancellare quattro concessioni per l’estrazione di nichel nelle vicine isole di Raja Ampat per timore che l’attività mineraria possa danneggiare la fiorente industria turistica. 

“Questo annuncio è una sentenza di morte per gli Hongana Manyawa incontattati. Le concessioni per l’estrazione di nichel si estendono già sul 40% del loro territorio” ha commentato oggi la Direttrice generale di Survival International Caroline Pearce. “La loro casa – la terra che la legge internazionale riconosce come loro – viene sottratta e distrutta in modo spudorato per soddisfare gli interessi delle industrie globali e il consumo su scala mondiale.”  

Halmahera – l’unica casa degli Hongana Manyawa incontattati – ospita già la più grande miniera al mondo di nichel, che ha distrutto ampie aree di foresta sull’isola. La compagnia che gestisce la miniera, la francese Eramet, è a conoscenza da oltre 10 anni dei gravi rischi che le sue attività comportano per i 500 Hongana Manyawa incontattati, ma continua a negarne l’esistenza. 

“Questi progetti mettono il turbo alla distruzione della loro foresta ancestrale. Procedere significa devastare le case e i mezzi di sussistenza degli Hongana Manyawa, il loro cibo, il loro riparo, le loro medicine e la loro stessa identità. Ucciderà intere famiglie hongana manyawa” ha aggiunto Pearce. “Vivono e si prendono cura di quell’isola e delle sue foreste da innumerevoli generazioni, ma ora vengono distrutti nel nome di una presunta strategia sostenibile per combattere i cambiamenti climatici.” 

Il sito in cui molto probabilmente verrà costruita la nuova fabbrica di batterie ad Halmahera è a meno di 20 km dal luogo in cui, nel 2023, due Hongana Manyawa incontattati vennero filmati mentre intimavano a un bulldozer di stare alla larga dal loro territorio. 

“Il governo indonesiano ha dimostrato di essere pronto a fermare l’estrazione di nichel per salvare il turismo: ora deve farlo anche per fermare una scioccante violazione dei diritti umani” ha concluso Pearce. “Se agirà immediatamente, stabilendo una zona interdetta alle attività minerarie nel territorio degli Hongana Manyawa, può impedire il loro sterminio.” 


Note ai redattori: 

  • Quasi la metà del territorio degli Hongana Manyawa si sovrappone già a concessioni minerarie (si veda pagina 24 del rapporto di Survival “Driven to the edge”). 
  • Tesla ha affermato di stare studiando “la necessità di stabilire una zona interdetta alle attività minerarie (no-go zone) per proteggere i diritti umani e indigeni, in particolare quelli delle comunità incontattate” in Indonesia. 
  • Alcuni documenti trapelati dalla Weda Bay Nickel (la miniera gestita da Eramet), di cui Survival è entrata in possesso, rivelano che la compagnia francese è a conoscenza del fatto che le sue attività minerarie possono “avere un impatto sull’esistenza” degli Hongana Manyawa ma liquida questa eventualità come “ipotetica” e “irrilevante”. (Per riferimenti precisi o ulteriori informazioni, contattare Survival International.)
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