Survival chiede all'Italia di ratificare la Convenzione ILO 169

16 aprile 2007

Questa pagina è stata creata nel 2007 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Dopo il successo conseguito nel dicembre 2006 in Spagna, dove il governo ha adottato la Convenzione ILO 169 sui popoli indigeni e tribali, Survival rilancia la campagna per la sua ratifica anche da parte dell'Italia.

La 169 è la più importante legge internazionale sui popoli tribali e costituisce uno strumento di vitale importanza per la difesa dei popoli indigeni di tutto il mondo. L'associazione aveva giù promosso la sua adozione da parte del governo italiano negli anni scorsi, ma nessuno dei progetti di legge assegnati alle Commissioni Esteri di Camera e Senato è mai stato portato a discussione.

La 169 è una convenzione dell'Organizzazione Internazionale del lavoro, un'agenzia delle Nazioni Unite, e i governi che la ratificano si assumono formalmente l'obbligo di rispettarla.

La Convenzione riconosce i diritti di proprietà della terra dei popoli tribali e stabilisce che essi debbano essere consultati ogniqualvolta vengono varati leggi o progetti di sviluppo che possono avere un impatto sulle loro vite.

La 169 riconosce, inoltre, le pratiche culturali e sociali dei popoli tribali, garantisce il rispetto delle loro tradizioni e chiede che le loro risorse naturali vengano protette.

Contrariamente a quanto affermano alcuni governi europei per giustificare la mancata adozione” sottolinea Francesca Casella, direttrice per l'Italia, “la Convenzione non si applica solo ai paesi in cui vivono i popoli tribali tant'è vero che anche il Parlamento Europeo ha più volte raccomandato a tutti i paesi membri di ratificarla con la massima urgenza”.

In quanto parte dell'Unione Europea, l'Italia finanzia numerosi progetti di sviluppo che interferiscono nelle vite di migliaia di indigeni. Al momento, l'UE giustifica gli interventi che calpestano i diritti dei popoli tribali affermando che si tratta di iniziative conformi alle leggi nazionali locali, che sono, però, spesso deboli o inefficaci. Ratificando la Convenzione 169, invece, il governo italiano si assumerebbe perlomeno l'obbligo di rispettare gli standard minimi di consultazione. La 169 costituirebbe, inoltre, un forte strumento di pressione per costringere le numerose società italiane operanti nelle terre dei popoli indigeni ad attenersi ai suoi princìpi.“

Oltre a rappresentare un doveroso atto di giustizia e civiltà, la ratifica della 169 da parte dell'Italia avrebbe quindi un impatto diretto sulle vite di molti popoli tribali.”

Per ulteriori informazioni, clicca qui.

Per partecipare alla campagna e inviare una lettera al ministro Massimo D'Alema e ai Presidenti delle Commissioni Esteri di Camera e Senato, clicca qui.

Riconoscere i diritti umani e i diritti collettivi dei popoli indigeni, come
fa la 169, significa preservare anche la biodiversità e la nostra saggezza collettiva nel gestire le foreste tropicali e il potere medicinale delle piante, con un miglioramento della qualità della vita dell'umanità intera
.” AIDESEP, Organizzazione nazionale dei popoli indigeni amazzonici del Perù, 2006.

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