Perù: riprendono le attività di taglio del legno, pericolosamente vicino ai Mashco Piro incontattati

27 agosto 2025

Un ponte illegale che la compagnia di taglio del legno Maderera Canales Tahumanu (MCT) sta costruendo per portare i bulldozer ancora più all’interno della foresta, fotografato il 18 agosto 2025 nel territorio dei Mashco Piro.

Una comunità indigena Yine dell’Amazzonia peruviana ha denunciato che recentemente alcuni Mashco Piro incontattati, che vivono nelle vicinanze ma raramente escono dalla foresta, sono arrivati fino al loro villaggio. La segnalazione arriva proprio nel momento in cui nell’area sono riprese le operazioni di taglio del legno.

“È molto preoccupante; sono in pericolo. Sentiamo i motori. Anche gli indigeni isolati li sentono. I macchinari pesanti hanno ricominciato ad aprire delle strade, attraversando il nostro fiume e abbattendo i nostri alberi. Potrebbe succedere di nuovo qualcosa di brutto” ha detto Enrique Añez, presidente della comunità yine, imparentata alla lontana con i Mashco Piro.

© Survival
Le immagini diffuse da Survival International nel 2024 mostravano decine di Mashco Piro pericolosamente vicini alle concessioni per il taglio del legno.

L’invasione dei territori dei popoli incontattati provoca in genere epidemie mortali di malattie verso cui gli indigeni non hanno difese immunitarie. Il taglio del legno sta distruggendo il territorio dei Mashco Piro e, spingendosi sempre più all’interno della loro casa, genera scontri violenti. Nel 2024, quattro taglialegna sono stati uccisi dai Mashco Piro in diversi scontri mortali. Non si hanno informazioni sul numero di Mashco Piro uccisi o feriti.

A seguito di queste tragedie, e della pressione esercitata dalle organizzazioni indigene e da Survival International, il Forest Stewardship Council (FSC) ha sospeso temporaneamente la sua certificazione di sostenibilità alla compagnia più problematica che opera nella terra dei Mashco Piro, la Maderera Canales Tahuamanu. La sospensione è in vigore fino a novembre. Ciò nonostante, il taglio del legno è ripreso e la Maderera Canales Tahuamanu ha di recente costruito un ponte per attraversare il fiume Tahumanu e permettere così l’accesso di bulldozer e camion.

© Google
Immagine satellitare dell’accampamento dei taglialegna nell’Amazzonia peruviana dove si pensa sia avvenuto l’attacco mortale.

Alcune porzioni del territorio dei Mashco Piro sono protette dal 2022 quando, per tutelare la foresta degli Yora, degli Amahuaca e dei Mashco Piro incontattati, fu creata la Riserva Territoriale Madre de Dios.

Tuttavia, il governo peruviano aveva escluso dalla riserva ampie porzioni del territorio dei Mashco Piro, che sono state poi cedute sotto forma di concessioni per il taglio del legno anche alla Maderera Canales Tahuamanu. Dopo le forti pressioni delle organizzazioni indigene locali, nel 2016 il governo aveva acconsentito ad espandere la riserva ma, finora, non lo ha ancora fatto.  

Una valutazione della situazione commissionata da FSC ha concluso che si potrebbe revocare la sospensione se Maderera Canales Tahuamanu istituisse e controllasse delle proprie “aree di conservazione” all’interno della sua concessione: : ovvero nell’area che rientra nella prevista zona di espansione della Riserva Territoriale Madre de Dios.

“Questa è la foresta ancestrale dei Mashco Piro, è la loro casa” ha dichiarato oggi la Direttrice generale di Survival International Caroline Pearce. “L’idea che le compagnie per il taglio del legno possano continuare ad operare con la piena approvazione di FSC, a patto che promettano di istituire ‘aree di conservazione’ all’interno delle loro concessioni è pericolosamente ingenua, e costituisce un assalto ai diritti dei popoli indigeni.”

Il leader yine Añez concorda. “Sul legname che estraggono mettono la dicitura ‘foresta certificata’, ma dovrebbero invece scrivere ‘popolo sacrificato’”, ha detto.

“Non ci si può fidare di una compagnia che si è già dimostrata fin troppo disposta a rischiare sia la vita degli indigeni incontattati sia quella dei suoi stessi lavoratori” ha aggiunto Pearce.

“Il governo peruviano deve demarcare e proteggere l’intero territorio dei Mashco Piro e cancellare tutte le concessioni di taglio del legno. La terra indigena deve essere gestita dagli indigeni, non soggetta all’avidità delle aziende.”

Aggiornamento: la Corte Suprema rievoca le sanzioni contro FENAMAD  

Nel luglio 2025, la Corte Suprema peruviana ha revocato la diffida che aveva emesso nei confronti dell’organizzazione indigena FENAMAD, in atto sin dal 2021. La Corte ha stabilito che l’obbligo di silenzio violava il diritto dell’organizzazione a un regolare processo e alla libertà di espressione.

Nel 2021, la compagnia di taglio del legno Maderera Canales Tahuamanu aveva intentato causa a FENAMAD e all’allora presidente Julio Cusurichi Palacios per aver denunciato pubblicamente le attività di taglio del legno nel territorio dei Mashco Piro. Una corte regionale aveva imposto un’ordinanza restrittiva per mettere a tacere FENAMAD e impedirle di difendere il diritto dei Mashco Piro a vivere nella propria terra.

FENAMAD ha accolto con favore la sentenza, affermando che “la protezione e la vita dei nostri fratelli e sorelle incontattati sono importanti e fanno parte della nostra lotta.”

Note ai redattori:

1- Il popolo Yine, che vive accanto al territorio dei Mashco Piro in Perù, è imparentato alla lontana con i Mashco Piro.

2- Una valutazione esterna commissionata da FSC e realizzata da Assurance Services International ha concluso che se FSC volesse revocare l’attuale sospensione della certificazione di Maderera Canales Tahuamanu, la compagnia dovrebbe “stabilire ‘aree di conservazione’ o ‘riserve forestali’ o altre designazioni sull'intera area della sua concessione, che rientra nella zona di espansione della Riserva Territoriale Madre de Dios, nonché  impegnarsi a non svolgere alcuna attività di gestione forestale (ad esempio, nessun taglio di legno o estrazione di prodotti forestali non legnosi, o costruzione di strade, ponti e altre infrastrutture) all'interno di quell'area.”

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