Il Premio ‘Razzista dell’anno’ a un deputato brasiliano

16 dicembre 2015

Fernando Furtado, vincitore del premio Razzista dell’anno 2015, parla all’assemblea dello stato del Maranhao. © Agência Assembleia

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Survival International ha assegnato oggi il premio “Razzista dell’anno” per il 2015 a Fernando Furtado , deputato dello stato brasiliano del Maranhao.

Furtado, del Partito Comunista del Brasile, ha ricevuto il premio per un discorso pronunciato lo scorso luglio nel quale ha affermato che gli Indiani amazzonici avrebbero dovuto essere lasciati a morire di fame. Si è anche riferito a loro chiamandoli “un gruppetto di checche”. Dopo lo scandalo che le sue affermazioni hanno suscitato in Brasile, Furtado è stato costretto a ritrattare formalmente.

Nel corso di un incontro con taglialegna e allevatori, Furtado aveva dichiarato che gli indigeni brasiliani “non sanno coltivare il riso, quindi lasciamoli morire di fame in povertà, è la cosa migliore, perché loro non sanno lavorare.”

Il discorso era rivolto a una comunità di coloni a São João do Caru, vicino al confine con il territorio indigeno degli Awá. Numerosi incendi appiccati dai taglialegna stanno ancora devastando quest’area, mettendo in serio pericolo le vite di diverse centinaia di awà. Tra di loro c’è anche un gruppo di Indiani incontattati, una delle società più vulnerabili del pianeta.

Le tribù come gli Awá subiscono spesso pregiudizi e violenze. © Fiona Watson/Survival

Data la gravità delle affermazioni di Furtado e il contesto in cui sono state diffuse, Survival chiede che vengano considerate come incitamento all’odio razziale. Nella regione c’è un diffuso risentimento verso le tribù dopo l’operazione del governo per espellere i taglialegna dal territorio degli Awà, a seguito di una campagna internazionale guidata da Survival. È molto probabile che questi risentimenti siano in parte alla radice degli incedi dolosi scatenati ai danni del popolo awà.

È il secondo anno consecutivo che il premio di Survival va a un brasiliano. Nel 2014 era infatti andato al politico Luis Carlos Heinze, che aveva affermato che “il governo… se la fa con i neri, gli Indiani, i gay, le lesbiche e tutti i perdenti.”

“Questi commenti ripugnanti dimostrano quanto il razzismo contro i popoli indigeni sia diffuso tra alcune delle persone più potenti della società brasiliana” ha commentato oggi Stephen Corry, Direttore generale di Survival. “È importante che si sappia – dentro e fuori il Brasile – quanto siano comuni questi atteggiamenti, perché sono alla base dei violenti attacchi genocidi che le tribù brasiliane devono affrontare oggi. Ecco perché abbiamo deciso di nominare Furtado Razzista dell’Anno per il 2015.”

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