Wikileaks: il Perù ammette l’esportazione illegale del mogano e la falsificazione dei certificati

3 marzo 2011

La riserva dei Murunahua è invasa dai taglialegna illegali. © Chris Fagan/UAC/ProPurús

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Secondo un dispaccio dell’ambasciata USA rivelato da Wikileaks, il governo del Perù avrebbe segretamente ammesso che il 70-90% delle sue esportazioni di mogano proveniva da taglio illegale.

Secondo il cablo segreto, il governo peruviano sarebbe inoltre al corrente del fatto che il legname illegale viene “riciclato” usando “documenti falsi, corruzione e abbattimento di alberi al di fuori dei confini delle concessioni”.

La rivelazione imbarazzerà numerosi negozi fai-da-te degli USA che hanno tutti ammesso a Survival International di continuare a importare legno duro dall’Amazzonia. Home Depot, Lowes e Lumber Liquidators hanno tutti confermato di utilizzare quel tipo di legname nei loro prodotti.

Nel dispaccio del 2006, l’allora ambasciatore Usa in Perù James Struble parla anche di una “stima non-ufficiale dell’INRENA (l’Istituto governativo per le Risorse Naturali).

I commenti dell’ambasciatore dipingono una situazione palese di malagestione delle foreste peruviane. Secondo il dispaccio, nel 2005 gli USA avrebbero importato l’88% del mogano esportato dal Perù, mettendo in luce il ruolo significativo avuto dagli Stati Uniti nel diffondersi del commercio illegale del legname. La maggior parte del mogano peruviano in pericolo rimane oggi destinata agli Stati Uniti.

La notizia arriva a pochi giorni di distanza dalla diffusione, da parte di Survival International, delle immagini di una tribù incontattata al confine tra Brasile e Perù. Le fotografie e il video, commentati da tutti i mezzi di comunicazione del mondo, erano stati resi pubblici per indurre le autorità peruviane a intervenire per impedire ai taglialegna di continuare a invadere illegalmente le aree protette abitate dalle tribù incontattate, costrette a fuggire oltre il confine col vicino Brasile.

I taglialegna costituiscono una grave minaccia per gli Indiani Murunahua incontattati che potrebbero essere sterminati da malattie introdotte dall’esterno oppure entrare in conflitto con altre tribù residenti in altre aree.

Survival sta pertanto sollecitando il governo peruviano a garantire che la terra dei Murunahua sia adeguatamente protetta.

“Il dispaccio dell’ambasciatore dimostra che le autorità erano ben al corrente dell’allarmante estensione del taglio illegale del legno in Perù, che non lo hanno ammesso e che hanno fatto ben poco per fermarlo” ha commentato oggi il Direttore Generale di Survival Stephen Corry. “È paradossale costatare che, a cinque anni di distanza, il disboscamento illegale dell’area continui in modo sistematico e che le autorità abbiano totalmente mancato di proteggere le terre delle tribù più vulnerabili. Negli USA come in Europa, i consumatori non possono fare affidamento su documenti che hanno la pretesa di dimostrare che il mogano peruviano ha origini sostenibili poiché è evidente che i certificati valgono meno della carta su cui sono scritti”.

Nota agli editori: La riserva dei Murunahua si trova proprio nella zona di confine in cui sono stati recentemente fotografati gli Indiani incontattati del Brasile. Negli ultimi anni, alcuni Murunahua sono usciti dall’isolamento e oggi vivono al di fuori della riserva. Al suo interno, tuttavia, abitano tuttora un numero imprecisato di membri incontattati della tribù.

Indiani incontattati del Perù
Popolo

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