Andamane: bracconieri sequestrano e sfruttano le donne Jarawa

21 gennaio 2014

La notizia del sequestro di alcune donne Jarawa fa crescere i timori di abusi sessuali da parte dei bracconieri. © Survival

Questa pagina è stata creata nel 2014 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Secondo quanto riportato dai giornali locali, nelle Isole indiane delle Andamane sette uomini sono stati arrestati per il sequestro di alcune donne Jarawa.

A diffondere la notizia sono stati gli stessi Jarawa, che hanno denunciato la scomparsa di otto donne aumentando l’elenco di una serie di episodi estremamente preoccupanti che riguardano sia lo sfruttamento sessuale della tribù sia la distribuzione illegale di alcool da parte dei bracconieri che stanno invadendo la sua foresta.

Gli Jarawa hanno contatti pacifici con l’esterno solo dal 1998 e sono estremamente vulnerabili allo sfruttamento, alle malattie e alla dipendenza da beni introdotti da fuori, come l’alcool.

Secondo quanto è emerso, i bracconieri si servono delle donne Jarawa come aiuto nella caccia e nella raccolta all’interno della riserva indigena. Diversi segnali fanno pensare che le donne vengano adescate con le bevande alcooliche, e che lo sfruttamento sessuale sia all’ordine del giorno.

Survival International ha chiesto alle autorità delle Andamane di agire con fermezza contro i bracconieri, di indagare con urgenza sullo sfruttamento sessuale delle donne della tribù, e di garantire che i responsabili dello sfruttamento e degli abusi siano consegnati alla giustizia.

“Questa terribile storia è solo l’ultima di una serie di notizie recenti che lasciano pensare che le donne Jarawa siano regolarmente vittime di abusi sessuali da parte degli esterni” ha commentato oggi Stephen Corry, Direttore di Survival International. “Questi uomini non avrebbero mai dovuto trovarsi nella terra degli Jarawa. La soluzione è semplice: le autorità devono mettere fine al bracconaggio e rafforzare i confini della riserva. È l’unico modo per impedire lo sfruttamento delle donne da parte di questi predatori.”

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