Tribù incontattate: la Commissione Inter-Americana richiama il Perù

21 novembre 2013

I Nanti e le tribù incontattate che vivono vicino all’area del progetto gas Camisea sono minacciati dalle epidemie portate dagli operai. © Survival International

Questa pagina è stata creata nel 2013 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

La Commissione Inter-Americana per i Diritti Umani (IACHR), il più importante organismo per i diritti umani del continente americano, ha espresso grave preoccupazione per le tribù incontattate del Perù. Secondo la IACHR, infatti, le compagnie petrolifere e del gas, il disboscamento e l’invasione delle terre minacciano le tribù e potrebbero “determinare la morte di interi popoli”.

I piani del governo peruviano per espandere il controverso progetto gas Camisea, che si estende all’interno della riserva Nahua-Nanti per le tribù incontattate nell’Amazzonia sudorientale, comportano per gli Indiani un alto rischio di entrare in contatto con gli operai. Le tribù incontattate non hanno difese immunitarie verso le malattie importate dall’esterno e il primo contatto potrebbe essergli fatale.

“Dato che le tribù incontattate non hanno immunità contro malattie comuni, il contatto potrebbe causare (…) epidemie che possono determinare la morte di interi popoli” ha scritto la IACHR in una dichiarazione. “È essenziale applicare il principio del non contatto per garantire il rispetto dei loro diritti fondamentali, tra cui il diritto alla vita e all’integrità, il diritto alle loro terre e territori ancestrali, e il diritto alla cultura e alla salute.”

Il progetto Camisea è gestito da un consorzio di compagnie guidato dall’argentina Pluspetrol, dalla statunitense Hunt Oil e dalla spagnola Repsol. I piani di espansione comporterebbero la detonazione di migliaia di cariche esplosive in un’area famosa per la sua biodiversità.

L’ampliamento di Camisea distruggerebbe ulteriormente un’area della foresta amazzonica famosa per la sua biodiversità. © A. Goldstein/Survival

Nel marzo 2013, le Nazioni Unite hanno chiesto la “sospensione immediata” di Camisea a seguito delle lettere di Survival e delle proteste che si sono tenute in tutto il mondo nell’aprile 2013 per invitare il Perù a porre fine all’espansione fatale del progetto. Oltre 120.000 sostenitori di Survival International hanno chiesto al Presidente del Perù di impedire agli esterni e alle compagnie di invadere la terra delle tribù incontattate.

“Se l’espansione del progetto Camisea fosse consentita, i popoli incontattati potrebbero essere portati all’estinzione: progetti di ‘sviluppo’ come questi scatenano sempre un’ondata di morte e distruzione sui legittimi proprietari dell’area” ha commentato oggi il Direttore generale di Survival Stephen Corry. “Il Perù sta rischiando le vite degli Indiani per i profitti stranieri – l’accaparramento illegale di gas deve cessare subito.”

Nota ai redattori:

Leggi la dichiarazione della Commissione Inter-Americana sui Diritti Umani (in inglese).

Indiani incontattati del Perù
Popolo

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