Lettera ai donatori della conservazione

Donna Sengwer. © Fiore Longo/Survival

Gentili donatori occidentali della conservazione in Kenya: 

Noi Sengwer, indigeni della foresta di Embout, vi scriviamo dalla nostra terra ancestrale. Questa è la nostra foresta, il nostro sostentamento, la nostra medicina, la terra dove sono sepolti i nostri antenati e che noi proteggiamo da generazioni. 

Senza di noi, questa foresta non esisterebbe. Noi ne siamo i proprietari e i custodi.  

Vi scriviamo oggi per esortarvi a smettere di finanziare progetti di conservazione che ci derubano della nostra terra e distruggono la nostra vita. Il vostro denaro non viene usato per proteggere la natura, ma per finanziare violazioni dei diritti umani. A dimostrazione di ciò, quando l’Unione Europea ha sospeso e poi cancellato il suo finanziamento al “Water Towers Protection and Climate Change Mitigation and Adaptation Programme” nella terra sengwer, gli sfratti sono drasticamente diminuiti.

Se volete fare conservazione, la prima cosa da fare è garantire i diritti territoriali di noi Sengwer e di altri popoli indigeni. Se i nostri diritti non saranno rispettati, della foresta non rimarrà nulla. Il nostro stile di vita dipende dalla foresta, noi abbiamo le conoscenze per prendercene cura, non la sfruttiamo ma la usiamo in maniera sostenibile. La conservazione è il nostro stile di vita tradizionale. Noi conviviamo con la natura e rendiamo ricca la foresta. Dovremmo esserci noi in prima linea in qualunque progetto di conservazione, non il governo keniota. 

Il modello di protezione della natura che finanziate risale al periodo coloniale e porterà a un genocidio. Non ce ne andremo da questa foresta per niente al mondo. Non rinunceremo a un centimetro di questa terra.Se il governo keniota vuole ucciderci, è meglio che ci uccida qui, sulla nostra terra. Ma sappiate che senza di noi, anche la foresta sarà uccisa.

Guardie del Kenya Forest Service bruciano alcune case sengwer nella foresta di Embobut, 10 luglio 2020. ©  Elias Kimaiyo

Vi esortiamo a smettere di finanziare violazioni degli stili di vita indigeni, che sono sostenibili e rispettosi dell’ambiente. Invece, lavorate con noi per proteggere la nostra foresta, proteggendo i nostri diritti. E non solo per noi Segnwer, ma anche per tutte le comunità in Kenya e nel resto del mondo. 

Cordialmente, 

i Sengwer della foresta di Embobut

2022

 

 

 

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