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Calendario "We, the people" 2026

Ogni immagine del Calendario "We, The People" di Survival è accompagnata da una didascalia che aiuta a contestualizzare ogni scatto e a valorizzare la cultura, la resilienza, le battaglie e le rivendicazioni dei popoli ritratti. Leggi qui le traduzioni in italiano dell'edizione 2026.

© Survival International
Calendario “We The People” di Survival, 2026.

Pagina introduttiva

30.000 donne e uomini Masai in manifestazione di protesta, Tanzania, 2024 – Da molti anni il governo della Tanzania nega sistematicamente i diritti fondamentali dei Masai che vivono nell’area di conservazione di Ngorongoro, nel tentativo di sfrattarli dalle loro terre con il pretesto della conservazione della natura.
© Comunità masai

Gennaio

Accampamento nenets, Russia, 2018 – I Nenets vivono nella distesa ghiacciata della penisola di Yamal, dove le temperature in inverno possono scendere fino a -50°C. Per loro, le renne sono la vita stessa: casa, cibo, calore e mezzo di trasporto. Le loro terre e le loro mandrie di renne rimangono di vitale importanza per la loro identità, ma le loro vite e i loro mezzi di sussistenza sono minacciati dalla crisi climatica e dal sempre più diffuso inquinamento causato dall'estrazione di petrolio e gas. 
© Stefano Cestari / @ste__ci__

Febbraio 

Uomo Q'ero, Perù, 2022 – I Q'ero vivono nelle valli più remote delle Ande peruviane, ad altitudini comprese tra i 4.000 e i 6.500 metri. I Q'ero affermano di rispettare e vivere in equilibrio con ogni essere vivente attraverso la ayni (reciprocità) che praticano con gli individui, la famiglia, i vicini e la comunità. Un principio che si fonda sull'idea di dare sempre, nella consapevolezza che alla fine sarai tu a ricevere.
© Alessandro Bergamini / alessandrobergamini.it

Marzo

Kaiky, giovane Guajajara, Brasile, 2023 – Il rituale del "Moqueado" celebra il passaggio di ragazzi e ragazze dall'infanzia all'età adulta ed è profondamente radicato nel patrimonio culturale e nell'identità del popolo Tenetehar (noto anche come Guajajara). Attraverso la pittura corporale, la danza e il canto, i partecipanti onorano ed emulano la bellezza della foresta, si connettono con i loro antenati e imparano dagli anziani.
© Genilson Guajajara / @genilsonguajajara

Aprile

Lundi, ragazzina Bayaka, Repubblica Centrafricana, 2015 – Durante le battute di caccia, i giovani Bayaka imparano a posizionare le trappole e a trovare le piante commestibili, o a usare le foglie come contenitori per l'acqua. I Bayaka raccolgono anche un'ampia varietà di radici, piante, funghi selvatici, miele e tanto altro ancora. Tragicamente, le compagnie di taglio del legno e l'industria della conservazione della natura si stanno accaparrando gran parte delle terre bayaka. #DecolonizeConservation
© Nicolás Marino / www.nicolasmarino.com

Maggio

Uomo Mebêngôkre (Kayapó), Brasile, 2009 – Il popolo indigeno comunemente noto come Kayapó si riferisce a se stesso con il nome di Mebêngôkre, ovvero “Popolo dell'acqua". Le sue terre sono attraversate da grandi fiumi, alimentati da innumerevoli stagni e ruscelli. Il loro territorio è sottoposto a forti pressioni da parte di allevatori di bestiame, taglialegna e minatori illegali.
© Christophe Chat-verre / [email protected]

Giugno

Indigeni incontattati vicino alle loro case comunitarie, Brasile, 2011 – “Ci sono molti popoli incontattati. I napë [i non-indigeni] vogliono sempre di più e distruggono la natura. Ma il mondo intero deve sapere che sono nella loro foresta, e deve rispettare il loro diritto di vivere là.” Davi Kopenawa Yanomami, dal rapporto di Survival “Popoli indigeni incontattati: frontiere di resistenza”.
© Peetsa/FUNAI/CGIIRC

Luglio

Ragazzo Bajau Laut, Malesia, 2011 – Un tempo i Bajau, i “nomadi del mare”, vivevano esclusivamente in mare; ma oggi la maggior parte di loro vive, almeno parzialmente, in case costruite su palafitte in acque poco profonde vicino alle coste. Molte di queste case sono state demolite dal governo nel nome della conservazione. Nel corso delle generazioni, i corpi dei Bajau si sono adattati alla vita sott'acqua al punto che la loro vista durante il nuoto e la loro capacità di trattenere il respiro sono di gran lunga superiori a quelle di chiunque altro.
© Nathaniel Farouz / @natfarouz

Agosto

Donna Baiga, India, 2014 – Questa donna è stata sfrattata a forza dalla foresta di Kanha – patria de Il libro della giungla di Kipling – nel nome della conservazione delle tigri. In tutta l'India, molti Adivasi (indigeni) hanno subito lo stesso destino, poiché il governo indiano, sostenuto da grandi organizzazioni per la conservazione della natura, li sfratta illegalmente dalle foreste in cui hanno sempre vissuto e di cui sono i migliori custodi.
© Harshit Charles

Settembre

Famiglia Ashaninka, Perù, 2024 – Pachaka Samaniego (a destra) e la sua famiglia cercano una sorgente. La grande deforestazione compiuta dai contadini andini che si sono insediati nelle terre degli Ashaninka, ai piedi delle Ande, ha avuto un impatto drastico sulla loro comunità: i coloni hanno raso al suolo gran parte della foresta pluviale umida vicino al villaggio per piantare coltivazioni di agrumi, avocado e caffè. Ciò ha alterato i cicli locali delle piogge portando calore estremo e siccità prolungate.
© Neil Giardino / linktr.ee/neil.giardino

Ottobre

Justin Eagle Gauthier, Nazione Menominee (Omāēqnomenēw), Stati Uniti, 2019 – Immagine inedita dell'attore nativo Jud Gauthier, tratta dal servizio fotografico realizzato per la locandina dell'opera teatrale "Between Two Knees" della compagnia teatrale indigena 1491s. “Chiassosa” rappresentazione dell'oppressione sistematica dei Nativi americani, l’opera accompagna il pubblico nei momenti chiave della loro storia fino all'occupazione di Wounded Knee da parte dell'American Indian Movement nel 1973.
© Ryan RedCorn

Novembre

Coppia appartenente al popolo Sedang (Xơ Đăng), Vietnam, 2017 – I Sedang vivono sulle colline del Vietnam centrale. Sono agricoltori, allevano bufali d'acqua, capre, maiali neri degli altipiani e polli; coltivano riso, miglio e altre colture. I popoli indigeni sono i legittimi proprietari delle loro terre e rappresentano una parte fondamentale della diversità umana.
© Réhahn Photography / www.rehahnphotographer.com

Dicembre

Coppia appartenente al popolo Evenki, Jacuzia, Russia, 2022 – L'allevamento di renne, la pesca e la caccia sono sempre stati al centro dello stile di vita degli Evenki. Oggi, tuttavia, le loro terre vengono sfruttate per le attività minerarie e il taglio del legno, causando distruzione ambientale e inquinamento, rendendo la loro vita sempre più difficile. Nonostante ciò, gli Evenki mantengono un profondo legame con le loro terre, le foreste e i fiumi, e sono impegnati a proteggerli.
© Natalya Saprunova / @natalya.saprunova

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