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Tribù della valle dell’Omo

Queste suggestive fotografie delle tribù della valle dell’Omo sono state scattate dal premiato fotografo Joey L. Sull’Omo è in costruzione la gigantesca diga idroelettrica Gibe III. Se completata, distruggerà un ambiente ecologicamente fragile e i mezzi di sussistenza delle tribù che vivono lungo il fiume e dipendono dai cicli stagionali delle sue esondazioni.

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    I Bodi credono in un dio celeste chiamato Tuma, che porta la pioggia e costituisce la forza vitale di tutte le creature.

    © Joey L / joeyl.com

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    Le tradizioni orali sono condivise con i bambini fin dalla tenera età. La storia della creazione della tribù racconta di antenati emersi strisciando da un buco nella terra vicino al fiume Omo.

    © Joey L / joeyl.com

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    “Le capre hanno un grande valore per noi, e sono rispettati membri della tribù. Ci danno abiti e cibo.”

    © Joey L / joeyl.com

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    Le donne Arbore sono famose per le loro lunghe capigliature. Le ragazze si rasano la testa per indicare la loro virginità, e iniziano a far crescere i capelli solo dopo il matrimonio.

    © Joey L / joeyl.com

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    I Karo sono considerati una delle tribù più minacciate della valle dell’Omo. La loro popolazione conta oggi solo 1.500 persone.

    © Joey L / joeyl.com

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    I Karo vivono a est del fiume Omo e in passato le loro terre sono state più volte razziate dai Nyangatom, che vivono sull’altra sponda.

    © Joey L / joeyl.com

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    Bona è un leader molto rispettato del villaggio di Labaltoy. Nella cultura degli Hamer, il nome Bona viene assegnato a cani o altri animali aggressivi. Non è un nome comune per un uomo. Quand’era giovane, Bona diede segni molto evidenti di forza e aggressività inducendo la madre a chiamarlo così.

    © Joey L / joeyl.com

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    Gli abiti degli Hamer sono fatti di pelle di capra, conciata ed essiccata al sole. Negli ultimi anni, hanno cominciato a decorarli anche con perline colorate.

    © Joey L / joeyl.com

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    “Non perderò la mia cultura. Non la lascerò mai. Anche se mi daranno degli abiti, resterò sempre un Mursi.”

    © Joey L / joeyl.com

 

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