Botswana: condanna internazionale per la persecuzione dei Boscimani

10 ottobre 2013

Il Botswana è stato criticato per aver vietato l’ingresso nel paese all’avvocato dei Boscimani poco prima di un’udienza importante. L’avvocato aveva difeso con successo i diritti dei Boscimani nei tre processi precedenti. © Survival International

Questa pagina è stata creata nel 2013 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Il governo del Botswana è stato criticato duramente per le persecuzioni in atto nei confronti dei Boscimani del Kalahari. Il Consiglio Internazionale dell’Ordine degli Avvocati dell’Inghilterra e del Galles (BHRC), le Nazioni Unite e alcuni parlamentari britannici hanno infatti espresso la loro preoccupazione in merito alle manovre messe in atto dal governo del Botswana per negare ai Boscimani un giusto processo, e alle continue violazioni del loro diritto a vivere e cacciare nella propria terra ancestrale.

Attualmente la maggior parte dei Boscimani del Kalahari deve a richiedere un permesso della durata di un mese per entrare nella Central Kalahari Game Reserve (CKGR). Se cacciano rischiano di essere arrestati, sebbene la caccia sia la loro principale fonte di sostentamento.

In luglio l’avvocato dei Boscimani, il britannico Gordon Bennett, si è visto negare l’ingresso in Botswana ed è stato inserito in una “lista dei visti” proprio alla vigilia di un’importante udienza alla Corte Suprema in cui avrebbe dovuto difendere il diritto della tribù a entrare liberamente nella propria terra. In precedenza Bennet aveva vinto tutte e tre le sue battaglie giudiziarie per conto dei Boscimani. All’avvocato non è stata fornita alcuna spiegazione in merito al divieto di entrare nel paese e, in seguito, il governo ha chiuso il processo per un vizio di forma.

I governi di tutto il mondo si stanno rendendo conto dello spaventoso trattamento che il Botswana riserva ai Boscimani. © Survival International

In una dura lettera al presidente del Botswana Ian Khama, la BHRC ha espresso la sua “grave preoccupazione” per il rifiuto del governo a consentire l’ingresso all’avvocato Bennet. Anche i parlamentari britannici Zac Goldsmith e Lord Avebury, e lo scrittore e commentatore politico del Botswana Michael Dingake, hanno condannato con forza la decisione.

All’inizio dell’anno anche le Nazioni Unite avevano criticato il paese. Durante la Procedura di Revisione Periodica del Botswana, infatti, gli Stati Uniti avevano espresso “preoccupazione per un’interpretazione riduttiva da parte della Corte Suprema che ha impedito a centinaia [di Boscimani] di vivere e cacciare nelle loro terre ancestrali”, mentre il Regno Unito aveva definito la necessità di negoziati tra il governo del Botswana e i Boscimani del Kalahari come una “questione urgente”.

Inoltre Irlanda, Norvegia, Spagna, Messico, Finlandia e Congo avevano espresso raccomandazioni a proposito del trattamento riservato dal Botswana ai Boscimani, tra queste la “piena attuazione della sentenza della Corte Suprema del 2006” e la garanzia del “ritorno delle comunità San [Boscimani] nella riserva del Kalahari”.

Il mese scorso Survival International ha lanciato il boicottaggio del turismo in Botswana. Mentre la riserva viene promossa come destinazione turistica, infatti, il governo persevera nel suo intento di allontanare i Boscimani dalla loro terra, la CKGR

Il Botswana utilizza immagini dei Boscimani per attrarre i turisti nella Central Kalahari Game Reserve ma nel frattempo caccia la tribù dalla sua terra. © www.botswanatourism.co.bw

“Il Botswana potrebbe essere noto ad alcuni come un modello di democrazia africana, ma che genere di democrazia impedirebbe ai suoi cittadini di avere vicino il proprio avvocato?” ha commentato oggi Stephen Corry, Direttore generale di Survival. “Per i Boscimani è un regime repressivo determinato a distruggerli. Fortunatamente anche gli osservatori internazionali si stanno rendendo conto che, di fatto, il Presidente Khama ha intrapreso una guerra violenta e inutile contro gli ultimi cacciatori raccoglitori del suo paese.”

Nota ai redattori:

- Il Consiglio Internazionale dell’Ordine degli Avvocati dell’Inghilterra e del Galles è impegnato a garantire un adeguato accesso alla giustizia, a difendere la legge e far rispettare gli standard legali riconosciuti a livello internazionale per un giusto processo. Scarica la lettera al governo del Botswana (in inglese, pdf, 144 KB).

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