Prestigioso premio al film Birdwatchers, che denuncia la tragedia dei Guarani

25 giugno 2010

Il film Birdwatchers – La terra degli uomini rossi racconta la tragedia dei Guarani Kaiowá del Brasile, sfrattati dalle terre ancestrali. © Marie Hippenmeyer/Survival

Questa pagina è stata creata nel 2010 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Il prestigioso premio One World Media Award è andato quest’anno al film italo-brasiliano Birdwatchers – La terra degli uomini rossi che racconta la tragedia degli Indiani Guarani Kaiowá del Brasile.

La giuria ha dichiarato di aver “votato all’unanimità questo film avvincente e ben realizzato”.

Il film aveva già ricevuto eccellenti recensioni quando era stato presentato al Festival di Venezia nel 2008 e nel 2009 ha vinto il Premio del film del Consiglio d’Europa, un riconoscimento assegnato in occasione del Festival internazionale del film di Istanbul a “un regista in grado di sensibilizzare il pubblico su questioni relative ai diritti dell’uomo e contribuire a farne comprendere meglio l’importanza”.

Sullo sfondo di una storia d’amore tra la figlia di un ricco latifondista e un giovane apprendista sciamano guarani, “Birdwatchers” racconta la distruzione della terra dei Guarani da parte dell’industria dei biocarburanti.

Sfrattata dalla sua terra e costretta a condizioni di vita terribili, esattamente come nella vita reale, la comunità guarani del film decide di rioccupare la sua terra occupata da un allevatore.

Alla realizzazione del film, scritto e diretto dal regista Marco Bechis, hanno partecipato 230 Guarani che non avevano mai recitato prima.

“La terra e la giustizia: ecco cosa desidero di più” ha commentato l’attore guarani Ambrósio Vilhava sperando che il film aiuti il suo popolo ha ottenere il riconoscimento legale della sua terra.

In concomitanza con l’uscita del film, Survival International ha istituito un fondo per aiutare i Guarani a difendere i loro diritti, le loro terre e il loro futuro.

I Guarani Kaiowá vivono nello stato brasiliano del Mato Grosso do Sul. Hanno perso la gran parte del loro territorio per mano di allevatori di bestiame e coltivatori di canna da zucchero e soia, spesso in modo violento.

Molti Guarani sono costretti a vivere in riserve sovraffollate o accampati ai margini della strada dove hanno poco cibo e manca acqua pulita. Soffrono di altissimi tassi di suicidio, malnutrizione, arresti arbitrari e alcolismo, e vengono regolarmente perseguitati e uccisi da uomini armati al soldo degli allevatori che hanno preso il controllo della loro terra.

Un rapporto inviato alle Nazioni Unite da Survival International all’inizio di quest’anno ha condannato la situazione dei Guarani e ha rivolto un appello al governo brasiliano perché delimiti e protegga la loro terra ancestrale come questione della massima urgenza.

Il film “Birdwatchers” può essere acquistato on line sul sito di Survival, che utilizza i proventi delle vendite per la campagna a favore dei Guarani.

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