Dice che il presidente del Botswana “assomiglia a un Boscimane” e finisce in carcere

12 novembre 2009

La persecuzione dei Boscimani del Botswana continua anche sotto il presidente Khama. © Survival

Questa pagina è stata creata nel 2009 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

“Assomiglia a un Boscimane” dichiara una donna sudafricana parlando del presidente del Botswana. Per questo, viene arrestata, tenuta in carcere per due giorni e infine multata per “insulti al Botswana”.

È accaduto a Dorsey Dube per aver commentato un ritratto del presidente Khama esposto presso una postazione di controllo al confine tra il Botswana e il Sud Africa. La donna avrebbe detto a voce alta che il presidente assomigliava al padre di una sua amica dai lineamenti boscimani…

Dimostrando quando l’atteggiamento razzista nei confronti dei Boscimani sia profondamente radicato in molti rappresentanti dell’autorità del Botswana, i funzionari della postazione hanno interpretato l’affermazione come un insulto. Survival International sta inviando un rapporto sull’incidente alla Commissione per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale delle Nazioni Unite.

La signora Dube dichiara di essere stata subito trattenuta nella stazione di polizia e di esser stata privata del diritto di chiamare chiunque in Sud Africa per avere assistenza, anche se, alla fine, alcuni amici sono comunque riusciti a raggiungerla per portarle aiuto. Dopo aver trascorso una notte in cella e un ulteriore intera giornata in custodia, alla fine, è stata rilasciata con una multa.

Secondo il Presidente Khama (che è per metà britannico), lo stile di vita dei Boscimani sarebbe una “arcaica fantasia”. Nel tentativo di costringere i Boscimani ad abbandonare le loro terre e il loro stile di vita, il governo del Botswana ha proibito loro di cacciare per vivere e di accedere all’acqua disponibile nella loro stessa terra.

Nel deserto del Kalahari, terra ancestrale dei Boscimani, è stato costruito un complesso turistico autorizzato ad utilizzare tutta l’acqua che gli serve, a condizione che non ne dia neppure una goccia ai Boscimani!

Il Presidente Ian Khama, che è stato rieletto in ottobre, è membro del direttivo dell’associazione ambientalista Conservation International.

“Quel che è accaduto costituisce una prova lampante del profondo razzismo esistente nei confronti dei Boscimani del Botswana” ha dichiarato oggi Stephen Corry, Direttore generale di Survival International. “Per una persona sudafricana, l’assomigliare a un Boscimane è un complimento, ma per i funzionari del paese equivale a un grave insulto. Eppure, per tragica ironia, il padre di Ian Khama, che fu il primo Presidente del paese, aveva subito lui stesso un’ondata di abusi razzisti da parte delle autorità coloniali per aver sposato una donna britannica e, all’epoca, aveva promesso ai Boscimani del paese che i loro diritti sarebbero sempre stati difesi.”

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