Survival chiede a Obama di affrontare il caso Guarani durante la sua in visita in Brasile

18 marzo 2011

Madre e figlio guarani. Il boom della canna da zucchero sta minacciando le vite dei Guarani © João Ripper/Survival

Questa pagina è stata creata nel 2011 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Survival International ha rivolto un appello al Presidente degli Stati Uniti Barack Obama. La speranza è quella che possa aiutare gli Indiani Guarani del Brasile, minacciati dall’espansione dell’industria della canna da zucchero.

Survival ha chiesto a Obama di discutere della triste condizione dei Guarani con il nuovo presidente del Brasile Dilma Rousseff nel corso della sua visita in Brasile, prevista per questo fine settimana.

Negli Stati Uniti sta crescendo la domanda di etanolo – un biocarburante derivato dalla canna da zucchero – e sembra che le importazioni dal Brasile siano destinate ad aumentare sensibilmente.

La canna da zucchero è coltivata illegalmente sulla terra ancestrale dei Guarani; una terra che è di immensa importanza spirituale per gli Indiani e da cui dipende la loro sopravvivenza.

La canna da zucchero inquina i fiumi delle comunità, uccide il pesce pescato dagli Indiani e sta provocando diarrea, mal di testa e altri disturbi.

“Le piantagioni di canna da zucchero stanno sterminando gli Indiani” ha raccontato a Survival Ambrósio Vilhalva da una delle comunità colpite. “Le nostre terre stanno diventando sempre più piccole. Le piantagioni ci stanno uccidendo.”

Avendo perso la terra ancestrale, molti Guarani, sono costretti a vivere in riserve sovraffollate o in accampamenti di fortuna ai bordi delle strade principali, tra alcolismo, suicidi e malnutrizione.

Il governo brasiliano ha l’obbligo legale di mappare la terra dei Guarani destinandola al loro uso esclusivo. Tuttavia, il programma di protezione è arrivato a un punto fermo e nello stato del Mato Grosso do Sul sono state programmate altre 70 raffinerie di etanolo che rischiano di mettere ancor più a rischio il futuro di questo popolo già gravemente provato.

Lo scorso anno, il gigante Shell ha firmato un accordo da 12 miliardi di dollari per produrre etanolo insieme alla compagnia di biocarburanti Cosan, che sta acquistando canna da zucchero cresciuta sulla terra guarani.

“Negli ultimi decenni i Guarani hanno già perso molta della loro terra a causa degli allevatori e delle piantagioni di soia” ha commentato Stephen Corry, direttore generale di Survival International. “Sarebbe disumano costringerli ora a sopportare anche il peso di un boom di richiesta di etanolo. Il viaggio del Presidente Obama in Brasile offre ai due presidenti la preziosa occasione di discutere della condizione dei Guarani e di lanciare un’azione positiva a protezione della loro terra”.

Scarica il rapporto di Survival sulla situazione dei Guarani inviato lo sorso anno alle Nazioni Unite.

Scarica la lettera di Survival al Presidente Obama.

Guarani del Brasile
Popolo

Condividere