Brasile: la polizia attacca comunità indigena Kinikinawa

2 agosto 2019

Uomo Kinikinawa sanguinante per ferite alla testa riportate durante l’attacco della polizia alla sua comunità © Kinikinawa

Questa pagina è stata creata nel 2019 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Ci arrivano segnalazioni secondo cui dei poliziotti armati pesantemente avrebbero attaccato gli indigeni Kinikinawa nella loro terra, nel Brasile centro-occidentale, terrorizzando la comunità e ferendo molte persone.

In un video si vede la polizia arrivare con diversi veicoli e un elicottero, e un uomo Kinikinawa sanguinante per le ferite alla testa.

“Sto spargendo sangue sulla mia terra. Non smetteremo di combattere” ha detto.

Ieri (1 agosto), i Kinikinawa avevano rioccupato un fazzoletto del loro territorio ancestrale, che era stato sottratto loro anni fa per fare spazio agli allevatori. Non appena i Kinikinawa hanno fatto la loro mossa, è giunta la polizia e li ha attaccati.

Si ritiene che la polizia non abbia ricevuto l’ordine giudiziario di “rimuovere” i Kinikinawa dal territorio rioccupato, e che al contrario abbia agito su ordine di un sindaco e di un allevatore locali.

Un filmato e alcune fotografie mostrano la polizia arrivare con un elicottero e diversi mezzi terrestri. © Kinikinawa

Da un audio messaggio trapelato, pare che il sindaco abbia detto, immediatamente prima dell’attacco, che i Kinikinawa sarebbero stati “sfrattati, volontariamente o con la forza”. Sembra che abbia anche avvisato alcune persone sull’arrivo delle forze di polizia usando queste parole: ci sono “2 autobus per trasportare 90 agenti di polizia, e ce ne sono già 40 là, per cui i [Kinikinawa] saranno sfrattati… È una buona notizia, il governo deve prendere una posizione e portare pace e ordine a chiunque viva in questo paese”.

Il vicino popolo indigeno dei Guarani ha rilasciato una dichiarazione in cui esprime la propria rabbia: “Allevatori e polizia stanno agendo illegalmente e stanno attaccando i popoli indigeni. Per decenni abbiamo chiesto che ci venisse restituita la nostra terra, come è imposto dalla legge nazionale e da quella internazionale, ma siamo stati ignorati. Le nostre terre sono ancora invase e occupate da allevatori e politici, per questo le stiamo rioccupando. Resisteremo e risponderemo alla guerra degli allevatori contro di noi, popoli indigeni”.

Il Presidente Bolsonaro ha praticamente dichiarato guerra ai popoli indigeni del Brasile. Il numero delle invasioni e degli attacchi contro di loro è salito alle stelle da quando si è insediato, il primo gennaio del 2019.

I popoli indigeni del Brasile, e i loro sostenitori in tutto il mondo stanno lottando per fermare il genocidio in Brasile. #StopBrazilsGenocide

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