BBC BANDITA dalle riserve delle tigri in India dopo l’inchiesta sulla politica dello 'sparare a vista'

28 febbraio 2017

Il giornalista della BBC Justin Rowlatt parla lungo il confine, non demarcato, di Kaziranga nel corso del suo documentario sulla conservazione all’interno del parco. Un uomo indigeno è stato ucciso perchè aveva oltrepassato questa linea per recuperare del bestiame che gli era sfuggito. © BBC

Questa pagina è stata creata nel 2017 e potrebbe contenere un linguaggio ormai obsoleto.

Dopo l’inchiesta sulla politica dello “sparare a vista” ai fini della conservazione realizzata dal suo corrispondente per l’Asia meridionale, il governo indiano avrebbe vietato alla BBC di filmare all’interno di qualsiasi riserva delle tigri per i prossimi cinque anni.

L’inchiesta realizzata da Justin Rowlatt sull’impatto che le tattiche letali impiegate per la conservazione hanno sulle comunità indigene che vivono nei pressi del Parco Nazionale di Kaziranga è stata trasmessa lo scorso febbraio. Il servizio denuncia casi di pestaggi, torture e morte avvenuti nel parco nazionale, dove si stima che negli ultimi 20 anni siano state uccise 106 persone senza processo, tra cui anche un indigeno disabile.

Le autorità indiane preposte alla conservazione hanno anche minacciato di far revocare il visto di Rowlatt.

Lo scorso luglio un bambino indigeno di sette anni era stato ferito con colpi di pistola all’interno del parco, e reso permanentemente invalido. Secondo un guardaparco intervistato nel documentario, i guardaparco hanno “l’ordine totale” di sparare agli intrusi, e godono di immunità penale se uccidono o feriscono i sospettati.

Akash Orang, un bambino indigeno, è stato ferito con un’arma da fuoco da un guardaparco nel Parco Nazionale di Kaziranga, nello stato di Assam, in India. © JEEPAL

Nonostante le interviste ai guardaparco e agli indigeni che subiscono le conseguenze di questa politica, la citazione di un rapporto del direttore stesso del parco, materiale video sugli sfratti violenti, e il rifiuto di condannare la politica dello “sparare a vista” da parte di un dirigente del WWF India, le autorità per la conservazione hanno tentato di sostenere che l’inchiesta fosse “terribilmente sbagliata.”

L’Autorità Nazionale Indiana per la Conservazione della Tigre (NTCA) ha sostenuto che l’inchiesta avrebbe dovuto essere sottoposta al Ministero degli Esteri indiano per "un’anteprima obbligatoria”, “così da poter eliminare qualsiasi deviazione.”

Hanno inoltre affermato che i documentaristi non avrebbero dovuto “filmare dopo il tramonto” e “deviare” dalla sinossi originale presentata al Ministero dell’Ambiente.

Due abitanti non-indigeni sono stati uccisi durante uno sfratto violento avvenuto nel 2016 ai confini di Kaziranga. © The Wire

Il parco è attualmente in fase di espansione, e ciò potrebbe causare lo sfratto illegale di altre comunità indigene e locali.

Survival International, che è stata intervistata per il servizio della BBC, sta conducendo una campagna internazionale contro gli abusi commessi nel nome della conservazione. Survival chiede un nuovo modello di conservazione che rispetti i popoli indigeni come i migliori conservazionisti e guardiani del mondo naturale, e la fine di politiche pericolose come quella dello sparare a vista.

“La censura dei media è un carattere distintivo dei regimi di governo oppressivi. Questa volta sono i conservazionisti a voler dare un giro di vite alla libertà di stampa. Non sorprende – hanno molto da nascondere" ha dichiarato Stephen Corry, il Direttore generale di Survival. “Come ha dimostrato l’inchiesta di Rowlatt, le autorità della conservazione in India sono responsabili di gravi violazioni di diritti umani. Sparare a vista è illegale, immorale, e sta danneggiando la conservazione. È tempo che le grandi organizzazioni per la conservazione condannino questa follia.”

Tribù delle riserve delle tigri
Popolo

Condividere